Lukaku deve giocare e giocherà. Parola di José Mourinho. Ci ha pensato il tecnico portoghese a spazzare ogni sorta di dubbio alla vigilia, rispondendo in conferenza stampa a chi gli chiedeva della possibilità di concedere un po’ di riposo al centravanti belga. Niente da fare, Big Rom andrà in campo dal primo minuto anche stasera, quando all’Olimpico la Roma ospiterà lo Slavia Praga, per l’andata del doppio confronto che, con ogni probabilità, determinerà la vetta del gruppo G di Europa League.
Sarà la nona da titolare di fila per il numero 90, alla decima presenza complessiva da quando veste giallorosso – contando anche lo spezzone finale disputato contro il Milan, 48 ore dopo essere atterrato a Ciampino. Una continuità fisica che in pochi si attendevano in estate, consapevoli del fatto che Romelu avesse trascorso l’intero precampionato da fuori rosa al Chelsea, allenandosi soltanto con i giovani del club londinese. Eppure, al costante utilizzo da parte dello Special One – che soprattutto in questo frangente, senza Dybala e Pellegrini, affida a Lukaku l’attacco -, ha fatto seguito un’impressionante costanza sotto porta, con 7 reti all’attivo.
Due dei timbri di Lukaku in giallorosso sono arrivati nelle due precedenti sfide di Europa League, contro Sheriff prima e Servette poi. Centri che hanno allungato a 13 la serie di gare in cui Romelu è andato a segno nella seconda competizione europea per club. Una sentenza dal lontano 2014, quando ancora vestiva la maglia dell’Everton. L’Europa League è casa sua, Mourinho lo sa e si affida a lui per indirizzare il girone e avvicinare il pass per gli ottavi di finale, evitando così il disturbo degli spareggi a febbraio. (…)
FONTE: Il Romanista – S. Valdarchi