A chi conosce il calcio, nominare il Santos significa far correre il pensiero fino a Pelé. Se poi a questo si aggiunge che a questo ragazzino, al primo contratto, viene messa una clausola rescissoria da cento milioni, viene da pensare che la stoffa ci sia. Parliamo di Marcos Leonardo, 20 anni, che è uno degli obiettivi che la Roma sta valutando per l’attacco.
La sensazione è che il club giallorosso, potendo spendere circa una quindicina di milioni – meglio se dilazionati – abbia capito che in Europa sia difficile fare affari, così stia facendo rotta sul Sudamerica, con tutti i rischi del caso (a partire dal tempo di ambientamento). In ogni caso Marcos Leonardo, seguito anche dalla Lazio, è uno che comunque ha già giocato 140 partite nel Santos, segnando 41 reti. Non a caso fa parte della nazionale Under 20 del Brasile, con cui al Mondiale di categoria ha realizzato 5 reti (di cui due all’Italia).
Nonostante la clausola e la scadenza di contratto al 2026, il prezzo per l’attaccante – che può giocare sia da prima che da seconda punta – è di 15 milioni, scontabili se pagati tutti insieme. Difficile che accada, perché la Roma preferisce la solita formula del prestito con diritto di riscatto che diventa obbligo a determinate condizioni. Insomma, ci si sta lavorando, anche perché gli agenti sudamericani stanno inondando di proposte la società giallorossa anche per profili di calciatori argentini e uruguaiani.
Una cosa è certa: la Roma non vuole sbagliare. Per questo, se a fine mercato la situazione non si sbloccasse, è possibile che si possa anche puntare su una sorta di “usato sicuro”, e in questa chiave da qualche giorno si fa il nome dello svincolato Alexis Sanchez, 34 anni.
Ovvio, però, che i Friedkin preferiscano avere giocatori che in prospettiva possano essere valorizzati e rivenduti. Per questo, se l’Atletico Madrid non calerà le proprie pretese per Alvaro Morata (21-22 milioni), a quasi 31 anni significherebbe prendere un calciatore da accompagnare a fine carriera, anche se piace a Mourinho (che ieri, sui social, ha finto di abbracciare un uomo invisibile: la punta?). Resta Belotti, che adesso pare davvero non convince più nessuno. Così, se arrivasse una offerta, potrebbe anche essere ceduto, ma non sarà facile.
Tornando perciò a Marcos Leonardo, c’è da dire che è figlio d’arte perché suo padre, Marcos Coringa, era soprannominato il Joker perché, a livello dilettantistico, sapeva giocare in tutti i ruoli. Cresciuto dal papà con i video di Ronaldo il Fenomeno e Romario (ma a Marcos piace Cristiano Ronaldo), da bambino chiedeva alle zie di comperargli merendine e patatine per poter scommettere contro gli avversari con cui giocava nella piazzetta sotto casa, a Itapetinga, nello stado Bahia.
Morale: la famiglia ha fatto tanti sacrifici per affinare il talento di un ragazzo che ha battuto i record realizzativi a livello giovanile di Neymar, Gabigol e Rodrygo ed è stato il capocannoniere del Paulistao U13 (25 gol) e di quello U15 (36 gol). Non sappiamo se sarà abbastanza per convincere la Roma, ma il futuro sembra dalla sua parte.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini
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