Scatti e cross. Quello di cui la Roma ha bisogno, priva com’è di esterni sinistri dopo l’infortunio di Spinazzola. Lo spagnolo Angeliño, nuovo terzino titolare in pectore, è atterrato ieri mattina a Roma, proveniente da Istanbul e accompagnato da una sfilza di recensioni positive. Ha firmato il contratto (prestito di 5 mesi dal Lipsia con diritto di riscatto fissato a 5 milioni) e, superate le visite mediche, è pronto a cominciare la nuova avventura nella Capitale.
Un acquisto fondamentale per la Roma, che all’esterno chiede proprio quei rifornimenti in area per le punte che, negli ultimi mesi, sono stati il vero limite della squadra. Per tesserare lo spagnolo la società da qui a giovedì dovrà liberare un posto nella lista dei cosiddetti “freeplayers” (17): i principali indiziati, al momento, sono Celik, che piace ad alcuni club turchi, e Kumbulla, che per giocare andrà in prestito (su di lui Cagliari e Genoa). Una delle due cessioni, in ogni caso, vedrà la luce a stretto giro. E Angeliño potrà così debuttare contro il Cagliari, nonostante non giochi da fine ottobre. Ma la voglia di riprendersi il tempo perduto lo aiuterà a inserirsi.
Proprio a Roma Angeliño vorrebbe trovare la stabilità. Troppi i suoi cambi di maglia, finora. Cresciuto nel Deportivo La Coruña, a 18 anni ha iniziato il giro del mondo in prestito, prima New York, poi Maiorca e Breda, quindi PSV e City: esperienza, quest’ultima, segnata dal rapporto conflittuale con Guardiola: “Ha ucciso me e la mia autostima”, arrivò a dire il terzino. Infine, nel gennaio 2020, il Lipsia (in prestito) che, nell’estate 2021, lo ha acquistato a titolo definitivo proprio dal City. Ancora Hoffenheim e Galatasaray e ora la Roma, il porto dei sogni dove lo spagnolo vuole “ormeggiare” il suo talento.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. D’Urso