E come a ogni vacanza che finisce sale anche la nostalgia per aver dovuto lasciare quei posti entrati nel cuore. Ma anche quel senso di felicità per averli trascorsi fino in fondo insieme alla propria metà. Così adesso Paulo Dybala e Oriana Sabatini hanno salutato gli Stati Uniti e ieri sono rientrati a Roma con un lungo volo da New York. Solo una tappa intermedia, la capitale, perché oggi la coppia sarà a Firenze per il matrimonio di Joaquín Correa e Chiara Casiraghi.
Dopodiché Paulo e Oriana ripartiranno per qualche altro giorno di vacanza in Europa, magari incrociando anche la famiglia Morata, per trascorrere un po’ di tempo con la coppia. E chissà che tra i due giocatori non si possa anche parlare un po’ di Roma visto che l’attaccante dell’Atletico Madrid prima dell’infortunio di Abraham aveva avuto contatti con il club giallorosso proprio per sostituire l’inglese di rientro in Premier.
Il countdown però è partito, e Paulo al netto delle piacevoli vacanze con la fidanzata non vede l’ora di tornare a tirare calci al pallone. Tra dieci giorni la Joya si presenterà al Fulvio Bernardini per cominciare la sua seconda preparazione con la Roma – stavolta partendo da Trigoria e non dal Portogallo -, per una stagione che vuole vivere da protagonista. Durante l’estate lui e la Roma dovranno anche vedersi per cominciare a parlare del nuovo contratto e della clausola rescissoria da 12 milioni (e che fa gola sia in Premier sia in Arabia) da eliminare. Lo stipendio di Paulo adesso è cresciuto rispetto a un anno fa grazie a presenze, gol e assist che hanno fatto scattare quei bonus inseriti nel contratto, arrivato a circa 6 milioni di euro.
Servirà probabilmente uno sforzo in più da parte della Roma per trovare un accordo sul nuovo ingaggio, che sarà discusso agli inizi della prossima stagione. Salvo clamorose offerte saudite che stanno facendo vacillare tutti i top player d’Europa, la volontà di Dybala è quella di continuare con la Roma. La presenza di Mourinho, il calore dei tifosi e quella sana voglia di rivincita dopo la finale di Budapest lo hanno convinto a continuare a vestire la maglia giallorossa, quella Adidas per la quale sarà il testimonial insieme a Pellegrini, Mancini e Cristante. Del resto Paulo – insieme a Mou e al capitano – è il simbolo della Roma, la sua presenza è importante dentro e fuori dal campo.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi