Sicuramente Leonardo Spinazzola vivrà questa giornata con un po’ di tristezza e un pizzico di amaro in bocca. Perché è vero che il terzino sta trattando con il Napoli, ma è anche vero che cinque stagioni alla Roma non si dimenticano così facilmente. Anche perché per la prima volta nella sua carriera Leo era riuscito a mettere le radici in un posto senza dover disfare e poi rifare le valigie dopo una o due stagioni. Ma la Roma ha deciso di non rinnovargli il contratto che scadrà ufficialmente oggi, così come quello di Rui Patricio, un altro che saluterà i giallorossi.
Spinazzola saluta quindi dopo 151 partite, 7 gol e 21 assist in cinque lunghe e intense stagioni. Tra alti e bassi, tra gioie e dolori. La vittoria della Conference League arrivata dopo il lungo infortunio al tendine d’Achille che lo ha tenuto fermo quasi un anno è probabilmente il miglior ricordo della sua avventura in giallorosso. Saluta il terzino, saluta il portiere, salutano anche i giocatori in prestito.
Questo è ufficialmente l’ultimo giorno anche per Lukaku, Llorente, Renato Sanches, Kristensen, Huijsen e Azmoun. Tra gioie e dolori, e questi ultimi sono soprattutto legati a Sanches e Kristensen che non sono riusciti a dare il loro contributo alla causa giallorossa. Specialmente il primo che ha chiuso la stagione con 12 presenze e 270 minuti in campo. La grande scommessa persa dell’ex general manager Tiago Pinto.
Nessuno di loro, salvo colpi di scena, sarà ripreso e vestirà nuovamente la maglia giallorossa. Tutti rientreranno nei rispettivi club e andranno a giocare altrove. La Roma cambia pelle, non cercherà più giocatori in prestito e over 30: il nuovo piano prevede giocatori di proprietà, giovani, e che possano diventare asset per il futuro.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi