Un girone di Europa League passato colpevolmente da secondi (lunedì il sorteggio) e un mese di campionato che sarà decisivo per capire le reali ambizioni stagionali dei giallorossi. La Roma si prepara ad affrontare la trasferta di Bologna (fischio d’inizio ore 18, diretta Dazn) che aprirà il tremendo giro di boa per Mourinho visto che dopo il match del Dall’Ara se la vedrà nell’ordine con Napoli e Juventus prima della fine dell’anno per poi affrontare Atalanta e Milan nelle prime settimane di gennaio. Impegni ai quali va aggiunta la Coppa Italia a partire dal 3 gennaio col match dell’Olimpico contro la Cremonese e la possibilità del derby che cadrebbe tra la gara con nerazzurri e rossoneri.
Prima però c’è da giocare a casa di Thiago Motta che con il suo Bologna ha raccolto finora gli stessi punti dei giallorossi in una partita alla quale la Roma si presenta in grande emergenza. Oltre al lungodegente Smalling, infatti, lo Special One dovrà fare a meno di Zalewski e Lukaku squalificati, ai quali vanno aggiunti gli infortunati Dybala e Aouar, l’ultimo a fermarsi giovedì contro lo Sheriff.
La speranza del portoghese è tutta su Spinazzola e Azmoun. Entrambi fermi dalla gara contro la Fiorentina (il difensore aveva alzato bandiera bianca già in mattinata), ieri hanno svolto la seduta con il resto del gruppo nonostante il pessimismo di Mou e oggi daranno risposte definitive per un posto nella lista dei convocati per la trasferta in Emilia.
Dovrebbero farcela entrambi a partire con la squadra: se non dall’inizio almeno a gara in corso potrebbero rappresentare risorse importanti per il tecnico. Contare su di loro, infatti, permetterebbe a Mourinho di schierare un 3-5-2 più canonico almeno nelle caratteristiche dei protagonisti.
Senza provare adattamenti particolari. Anche perché il test contro i moldavi in Europa per Sanches, atteso ad un banco di prova per più minuti, non ha dato i segnali che il tecnico si aspettava e diventa complicato riproporlo in una sfida dal coefficiente di difficoltà molto alto come quella di domani.
Assenza pesante anche quella del franco-algerino Aouar che aveva grandi chance di giocare viste le numerose assenze. Anche per l’ex Lione la gara con lo Sheriff era una sorta di preludio per un posto da titolare contro i rossoblù. Ma la fragilità che ha caratterizzato le ultime annate del centrocampista si conferma un suo limite e l’adduttore sinistro lo ha tradito dopo un ottimo primo tempo di qualità.
Da capire ancora l’entità del problema e nelle prossime ore il quadro sarà più chiaro. Ci sarà invece Gianluca Mancini tenuto sapientemente a riposo dal tecnico in Europa vista la penuria di difensori centrali. Ancora presto, infine, per una convocazione di Kumbulla che potrebbe risedersi in panchina nel match contro la squadra di Mazzarri all’Olimpico prima di Natale.
FONTE: Il Tempo – L. Pes