E’ come se ci avessero costretto a rivedere un film. Ma un film brutto e deludente, un film che nessun tifoso della Roma avrebbe voluto rivivere. (…) L’allarme va lanciato adesso, anzi sarebbe stato meglio ieri, perché l’estate della Roma è stata una somma di errori grossolani che solo chi non voleva vedere non ha denunciato spiegandoci che il sorriso dell’ad Souloukou era in grado di stemperare qualsiasi tensione.
Il risultato è che ora la Roma è come se fosse all’otto luglio, primo giorno del ritiro. (…) Dov’è un altro attaccante in grado di garantire gol, assist, uno contro uno? Il risultato è una Roma incompleta, ma soprattutto un cambio di visione che ha azzerato il lavoro fatto. Una visione ribaltata dal no di Dybala agli arabi. Perché magari proveranno a dire che non è così, ma a noi appare chiaro che a De Rossi, mai visto in confusione come in questo periodo (ma si può non far giocare Le Fée in un centrocampo monopasso?), sia stato detto che doveva lavorare a una Roma senza Joya.
E allora via con una squadra pensata per giocare con il 4-3-3, esterni alti e larghi sulla linea del fallo laterale o in alternativa con il 4-2-3-1 sperando di trovare la coppia giusta per i due di centrocampo. (…) Ci auguriamo con tutto il cuore che la Roma ci smentisca, ma il timore che il peggio debba ancora arrivare è concreto. Nonostante il sorriso della Souloukou.
FONTE: La Repubblica