Se è vero che Dzeko ha tirato solo tre volte nelle ultime sei partite e segnato la miseria di un gol (al Milan), è anche vero che i rinforzi sono lì, pronti a dargli una mano. Perché Edin vuole tornare presto per essere decisivo e lo vuole essere fino in fondo (tanto che sta pensando di farsi seguire durante le ferie natalizie da una persona di fiducia, da portarsi dietro per mettere energie nei muscoli per la seconda parte della stagione). Di certo, già dalla partita con il Brescia, alla ripresa del campionato, si sentirà un po’ meno solo, visto che Fonseca avrà recuperato l’intera batteria dei trequartisti (…).
A destra Fonseca a inizio stagione aveva pensato a Under, poi l’infortunio del turco gli ha fatto scoprire in fascia anche l’esplosività di Zaniolo e – di conseguenza – i suoi strappi (…). Kluivert, invece, offre maggiore imprevedibilità ed è quello che in assoluto attacca meglio gli spazi a campo aperto, grazie alla sua velocità. Dietro la punta, con il rientro di Pellegrini il tecnico portoghese ritrova di fatto il titolare del ruolo. Lì, se sta bene, Lorenzo garantisce fantasia (…), inserimenti e dinamismo.
Diverso invece il discorso di Pastore (…) che in assoluto può offrire quella qualità che nessun altro ha. Se c’è un giocatore che può cambiare la partita attraverso una giocata è proprio l’argentino (…). Ma il genio Fonseca lo ritrova anche a sinistra, con il ritorno di Mkhitaryan. Genio e pericolosità, perché anche l’armeno può avere una certa confidenza con il gol. Perotti, invece, può garantire le superiorità numeriche con il suo uno contro uno (…). Quando servirà che aiuti in fase difensiva Florenzi è la scelta migliore. A patto, però, che resti giallorosso.
FONTE: La Gazzetta dello Sport