Un anno di silenzio, poi un video e un miliardo di euro. Ieri la Roma, con il presidente Ryan Friedkin, la ceo Lina Souloukou e i progettisti, è stata accolti in Campidoglio dal sindaco Roberto Gualtieri: in dotazione ecco il filmato per illustrare il design dello stadio che dovrebbe sorgere a Pietralata. Ma soprattutto l’investimento monstre promesso per l’impianto e le opere a servizio: un miliardo di euro.
Praticamente raddoppiata la cifra: l’ultima resa nota lo scorso anno si aggirava intorno ai 500 milioni. Il Campidoglio adesso spera: il silenzio della società sportiva si è interrotto, si può andare avanti. Avevano infatti creato non poche preoccupazioni le voci, non ancora del tutto evaporate, della vendita dell’As Roma al fondo Pif in Arabia Saudita. Gli occhi dei Friedkin sembravano lontani dalla Capitale e da Pietralata. Erano puntati su Liverpool, nel tentativo di acquistare l’Everton. Chiusa senza successo la trattativa, ecco l’eccezionale ritorno: un video in cui lo stadio ricorda, almeno nelle intenzioni, il Colosseo. Un modo per dire: ci siamo.
Dopo una riunione durata più di un’ora, ieri Gualtieri ha parlato di un progetto di “un livello di qualità più alto” e di uno stadio “di categoria top: sarà uno dei più belli del mondo”. Sì, ma quando? Il progetto definitivo dovrebbe essere consegnato entro la fine dell’anno per passare prima in Assemblea capitolina ed essere approvato e poi in Regione per la conferenza decisoria.
Se tutto questo iter filerà liscio la prima pietra potrebbe essere posata alla fine del 2025 o all’inizio del 2026. L’obiettivo è sempre lo stesso: arrivare all’inaugurazione dello stadio nel 2027, a cento anni dalla fondazione dell’As Roma. Intoppi permettendo, si diceva.
Ieri l’assessore Veloccia ha spiegato che “stanno andando avanti gli iter amministrativi per la liberazione delle aree detenute in modo precario oppure occupate abusivamente e proseguono le indagini archeologiche e geognostiche che, peraltro, a oggi non hanno rilevato nulla di compromettente”.
Le indagini però, non sono state fatte in alcune aree sulle quali sono in corso una serie di ricorsi. Il primo agosto, il Tar del Lazio deciderà in merito alla richiesta dei residenti di sospendere, finché non si arriva alla sentenza definitiva, la richiesta di rilascio delle aree ( tra case e terreni), ordinata dal Comune.
Detto in altri termini, il Campidoglio in questo anno ha portato avanti l’iter per rientrare in possesso di tutti i terreni pertinenti l’area del progetto dello stadio. Residenti e attività si sono opposte eora sono i giudici a doversi esprimere. Di sicuro, il comitato che si è formato anche per impedire che l’area verde venga trasformata con la costruzione dello stadio, studierà le carte della conferenza decisoria e proverà a fare ricorso (lo ha già fatto ma è stato respinto proprio per mancanza di atti). Questioni che, al tempo del Colosseo, non c’erano.
FONTE: La Repubblica – M. De Ghantuz Cubbe