Era inevitabile e tutti, Mourinho in testa, lo stavano aspettando. Così, “fatalmente”, il primo ko della nuova gestione portoghese è arrivato proprio a Verona. È successo in una partita spigolosa nella quale la Roma è andata avanti grazie a un gran gol di capitan Pellegrini, ancora una volta per lunghi tratti di un livello assoluto.
Ma la squadra di Mourinho stavolta non è riuscita a chiudere i giochi, forse è il vento è stato anche un po’ girato e ha lasciato troppo spazio al Verona rinfrescato dall’esordio in panchina di Tudor. Viene raggiunta dal sigillo di Barak al quale fa seguito il vantaggio di Caprari, ma di riesce di nuovo a rimetterla in piedi grazie all’autogol di Bessa, disastroso nel tentativo di chiusura su Abraham.
Ci pensa la perla balistica di Faraoni a fissare il risultato finale su un 3-2 che fa molto male alla Roma e riporta il popolo giallorosso con i piedi per terra. Cosa è mancato? Un po’ tutto, o meglio un po’ tutti. Molti, se non troppi giocatori, si sono espressi al di sotto delle loro possibilità, la difesa è tornata a ballare in troppo occasioni e anche davanti è mancata la solita alchimia che fin qui aveva tenuto in orbita il gruppo giallorosso.
FONTE: Il Tempo – T. Carmellini