Ansia per Dzeko, ma a Trigoria non è scattato l’allarme rosso. Alla ripresa degli allenamenti in vista del match di venerdì contro l’Inter Fonseca, che come sempre ha diviso il gruppo tra chi ha giocato e chi è rimasto in panchina con il Verona, ha dovuto fare a meno dell’attaccante bosniaco, assente a causa di una sindrome influenzale.
Con due giorni pieni di allenamenti le condizioni del centravanti non destano eccessiva preoccupazione, ma di certo il tecnico portoghese sta facendo tutti gli scongiuri del caso per averlo a disposizione per una partita che il numero 9 avrebbe potuto giocare a maglie invertite.
Dzeko, sin dal febbraio scorso, è stato oggetto del corteggiamento serrato dei nerazzurri, che volevano regalare a Conte la coppia formata dall’ex City e da Lukaku. Il lungo pressing di Marotta non ha però portato i frutti sperati dalla società di Suning, che si è dovuta arrendere alla ferma presa di posizione di Petrachi.
Il ds giallorosso, una volta risolta l’esigenza delle plusvalenze da effettuare entro il 30 giugno, ha notevolmente alzato la richiesta per privarsi del proprio bomber e l’Inter non è mai andata oltre un’offerta di 14 milioni, ben lontana dai 20 richiesti dal dirigente salentino.
La storia racconta che alla fine Dzeko ha ceduto al corteggiamento del suo primo amore italiano, la Roma, che, vista l’impossibilità di arrivare ad Higuain o Icardi, ha cercato di farlo rimanere in tutti i modi, riuscendo a fargli firmare il rinnovo il 16 agosto, con stipendio aumentato.
Dzeko, capocannoniere stagionale della squadra, farà di tutto per esserci, ma le sue condizioni andranno monitorate giorno per giorno. Situazione simile quella relativa a Kluivert, uscito anzitempo con il Verona per un fastidio muscolare dovuto ad una botta. L’olandese, limitatosi a svolgere alcune terapie, ha un versamento al flessore della coscia sinistra dovuto alla contusione e rimane in forte dubbio per la trasferta a Milano.
Se il classe 1999 non ce la dovesse fare sarà uno tra Mkhitaryan e Perotti a completare la linea dei trequartisti con Pellegrini e Zaniolo, al rientro dopo la squalifica. Ancora lavoro individuale per Pastore, sempre alle prese con la contusione all’anca: l’argentino ha un vistoso edema sulla gamba che non si è ancora riassorbito.
Le buone notizie arrivano invece da Mirante, tornato ad allenarsi con il gruppo dopo la flebite, e da Cristante. Il friulano potrà aumentare i carichi di lavoro dopo aver ricevuto il semaforo verde dal dottor Lempainen: l’assistente del professor Orava ha evidenziato un’evoluzione positiva del quadro clinico del giocatore, che rientrerà probabilmente dopo la sosta di Natale. Da segnalare poi che Mancini e Pellegrini sono finiti in diffida: al prossimo giallo scatterà un turno di squalifica.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora