London calling, ma sarebbe stato meglio di no. Perché più o meno mentre la Roma si imbarcava per Udine, a Londra Sofiane Feghouli diventava praticamente una chimera, segnando la rete del vantaggio del West Ham col Crystal Palace e di fatto allontanandosi sempre più da Trigoria. Perché l’algerino all’improvviso pare tornato centrale nel progetto tecnico del club inglese. E così, a meno di svolte non immaginabili nell’immediato (il d.s. Massara è con la squadra a Udine), i tentativi della prossima settimana saranno più che altro nella direzione Musonda, sul quale però il Chelsea non pare avere le idee chiare: dopo aver aperto al prestito, nelle ultime ore la dirigenza inglese ha preso tempo.
Tempo che passa per la Roma, che a Udine è sbarcata ieri con 20 convocati, tra cui il terzo portiere Lobont e due Primavera (Tumminello e Frattesi). Il sorriso di Spalletti è legato al rientro di Vermaelen, ma il titolare sarà Juan Jesus: dopo due mesi di panchine, il brasiliano viaggia verso la seconda gara di fila dall’inizio. In panchina Totti, a caccia dell’esordio nel 2017: sarebbe il 25o anno consecutivo in campo.