Lorenzo Pellegrini è alla vigilia di una stagione importante, fondamentale, quella del dentro o fuori. Non soltanto perché terminerà con l’Europeo, che il vice capitano della Roma non vede l’ora di giocare, ma anche, se non soprattutto, perché dovrà essere quella della consacrazione in giallorosso. Una consacrazione economica – il nuovo contratto da tre milioni più bonus arriverà -, ma anche tecnica.
Con l’infortunio di Zaniolo e la sua assenza, almeno fino alla primavera inoltrata, la Roma si aspetta che Pellegrini, al quarto anno a Trigoria da quando è tornato dal Sassuolo, completi quella crescita che sembrava cosa fatta fino a gennaio dello scorso anno e invece, poi, si è improvvisamente fermata.
Se, come sembra, Fonseca dovesse continuare con il 3-4-2-1, Pellegrini potrebbe agire o nei due dietro la punta, nel ruolo che gli piace di più, o come centrocampista centrale davanti la difesa. Ha dato la disponibilità all’allenatore per entrambi i ruoli e Fonseca gli ha chiesto, e gli chiederà, di avere più coraggio nelle giocate, prendendo in mano la squadra nei momenti più delicati.
L’intenzione della Roma e del ragazzo è quella di ridiscutere l’attuale accordo da 2 milioni che scade nel 2022 e ha una clausola da 30 milioni al suo interno. Considerando che Pellegrini chiede uno stipendio da almeno 3 milioni più bonus e la Roma vorrebbe togliere la clausola, la trattativa non sarà semplice. Ma tutte le parti in causa vogliono arrivare alla fumata bianca.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini / C. Zucchelli