Finalmente una vittoria allegra, spensierata, natalizia. La Roma ha un grande bisogno di partite così. In 24 minuti di comoda navigazione, Ranieri sistema la Sampdoria e conquista il diritto a giocare il quarto di Coppa Italia a San Siro contro il Milan. Semplici, appena arrivato a Genova, ha semplificato la questione cambiando nove undicesimi della formazione che aveva pareggiato con lo Spezia. Però la Roma ha avuto il merito di non sottovalutare l’avversario.
In pratica si è verificato molto di ciò che Ranieri aveva immaginato. Dovbyk, al rientro da titolare, ha segnato una doppietta nei primi 19 minuti. Saelemaekers, schierato nel primo tempo esterno destro a tutta fascia, è stato il perfetto scudiero del centravanti, disegnando l’assist dell’1-0 e calciando il cross del raddoppio, sul quale l’errore grottesco del centrale Meulensteen ha aperto il portone.
Ma è piaciuto anche Baldanzi, che nella nuova gestione si era visto per soli 45 minuti a Napoli: il gol da fuori area, una rarità nella abitudini della Roma, ne premia la ferocia e la concentrazione, al momento molto più elevate rispetto al teorico concorrente Soulé.
Ranieri ha potuto nel frattempo provare il secondo portiere, l’australiano Ryan, ingiudicabile per mancanza di interventi all’esordio assoluto con la Roma. Diventano così 24 i giocatori utilizzati nelle sette partite post Juric. In più si sono viste due soluzioni inedite: Hermoso libero, con N’Dicka tornato sul centrosinistra, e Zalewski trequartista (fischiato dall’Olimpico). Oltre a Paredes capitano.
Ranieri ne ha approfittato per testare a sua volta un altro sistema, il 4-2-3-1, allargando Celik e abbassando Angeliño. Ne è uscito un secondo tempo blando, a ritmi da amichevole, in cui la Roma ha staccato un po’ la spina: un buco colossale di Hermoso ha così off erto all’incredulo Yepes il 3-1.
Questo è un elemento di riflessione, in prospettiva di impegni più complicati. Contro la Sampdoria il calo non ha provocato sconquassi: Soulé, subentrato a Saelemaekers, ha colpito una traversa prima che l’altro supplente Shomurodov ripristinasse la giusta distanza.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida
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