«Finché vedrai, sventolar questa bandiera…». Nell’epoca in cui l’intelligenza artificiale produce immagini sempre più iper-realistiche, i video e le foto dell’Olimpico nel pre-partita e il primo quarto d’ora della gara contro l’Athletic Club potrebbero confondere anche l’occhio più attento.
Invece non era IA, era “solo” l’amore della Curva Sud e di tutti i romanisti, quello che vince sempre anche per il solo fatto di esistere, che vuol dire appartenenza e passione di una città intera. (…)
La Curva e i Distinti Sud, come da splendida prassi, non hanno mai smesso di cantare (…). Lo stadio ha accompagnato la squadra nella risalita, in quel forcing di rabbia e qualità. E al pareggio strameritato di Angeliño c’è stato il primo ruggito di gioia e più passava il tempo e più cresceva la consapevolezza che la squadra non meritasse altro che un successo. Poi i cambi, il rosso a Yeray e alla fine, ma davvero alla fine, la duplice esultanza per il gol di Shomurodov, prima e dopo il controllo del Var.
La Roma e i romanisti si sono presi una vittoria che era un bene necessario, perché non poteva finire diversamente, per tutto l’amore, la bellezza e la poesia di un popolo riunito sotto due colori cuciti e poi ostentati con orgoglio. «Finché vedrai, sventolar questa bandiera…».
FONTE: Il Romanista – L. Frenquelli