Poche luci a San Siro per Lukaku. Poco Big Rom per la Roma in un Meazza che ha infranto il muro del suono per contestarlo. Lukaku ha risentito della contestazione. Al di là della poca forza della Roma in fase offensiva, Romelu non è riuscito a dare quel qualcosa in più alla squadra, anche solo in fase di grinta o costruzione del gioco. E alla fine il duello a distanza con Thuram, quello tanto sentito dai tifosi, lo ha vinto il francese.
La minaccia delle multe non ha intimorito i tifosi interisti che dal riscaldamento hanno sfoderato i loro fischiettie indebolito i timpani del belgae di tutti coloro che erano a San Siro. Il tutto condito da diversi cori coloriti verso il numero 90. L’ingresso in campo del protagonista assoluto di questa partita è stato accolto secondo i pronostici. Tanto tempo con le mani sui fianchi, una sola buona palla filtrante giocata verso la porta – nel secondo tempo – e qualche errore di troppo. “In questi giorni abbiamo visto bene Lukaku, è stata una partita difficile per tutti”, ha commentato Cristante a fine partita. Ma da Romelu non è arrivato neanche un tiro in porta.
Quasi se lo sentisse visto che nel riscaldamento è stato l’unico giocatore a non provarli. Zero tiri in porta, zero occasioni create, solo 26 tocchi del pallone, e 19 passaggi (di cui 14 riusciti). Sette passaggi nella trequarti avversaria. Numeri negativi, segno di una sofferenza e non soltanto dovuta alle poche azioni create dalla Roma. Una sofferenza anche mentale e che ha inciso pesantemente sulla sua prestazione.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi