L’esordio in Europa League ha regalato ai tifosi una Roma non solo prolifica, ma anche ragionevolmente accorta in difesa: per la prima volta non ha subito nessuna rete e nello specchio della porta è arrivato un solo tiro dai turchi dell’Istanbul Basaksehir. Un grande passo in avanti per una squadra che aveva subito 6 gol nei primi 3 incontri.
«In Italia si vince soprattutto lavorando bene in difesa», aveva detto Fonseca. Tant’è che i gol incassati (3 reti ad opera del Genoa, quella della Lazio nel derby e le 2 inflitte dal Sassuolo) erano parsi troppi. In realtà Fonseca (si dice anche lavorando a stretto contato col d.s. Petrachi) ha rivisto alcune idee iniziali, apportando cambiamenti non banali, innanzitutto sul fronte dei terzini. Adesso gli esterni generalmente salgono a turno, mentre il posizionamento dei centrocampisti senza palla sembra più efficace, in principal modo quando il primo pressing alto finisce superato.
Si passa secondo punto tattico: niente più aggressività esasperata sugli avversari, ma al momento giusto, così da non farsi scavalcare troppo facilmente. Infine il terzo aspetto, legato strettamente agli uomini. La scelta di far avanzare Pellegrini sulla linea dei trequartisti, ha fatto calare ancor più nel ruolo di mediano Bryan Cristante.
FONTE: La Gazzetta dello Sport