Fonseca si gode la rosa lunga e i risultati della sua Roma. In attesa del test contro l’Inter capolista, il tecnico portoghese può ritenersi più che soddisfatto per il terzo successo consecutivo, arrivato grazie alle reti di Kluivert, di Perotti su rigore e di Mkhitaryan proprio su assist dell’argentino. Aver ritrovato due giocatori dal talento offensivo come l’armeno e l’ex Boca rappresenta un’importante arma tattica per i giallorossi, che hanno raggiunto quota 13 nei giocatori diversi andati a segno da inizio stagione.
Fonseca, superato lo scorso ciclo di partite in piena emergenza infortuni, può ora attingere a piene mani dalla rosa costruita in estate insieme al ds Petrachi e ha dimostrato per l’ennesima volta di non essere assolutamente un integralista, preparando in un solo giorno la sfida con il Verona in cui si è adeguato con umiltà alle caratteristiche dell’avversario. I giallorossi, che sono quarti in classifica e vogliono al più presto superare la Lazio, hanno scelto di lasciare il controllo del gioco ai ragazzi di Juric e la mossa ha dato in pieno i suoi frutti.
La Roma, a più otto punti rispetto alla stessa giornata dell’anno passato, ha mostrato a tutti le sue capacita camaleontiche, smentendo del tutto chi lo aveva troppo semplicemente additato come un “nuovo Zeman”: nessuna squadra in serie A ha sub-to meno gol dei giallorossi – bucati appena in sei occasioni – da ottobre ad oggi. Gli uomini di Fonseca hanno trovato la giusta alchimia tattica, guidati in particolare da Dzeko, Kluivert e Zaniolo dal punto di vista della prolificità offensiva e da uno straordinario Pellegrini da quello delle giocate chiave per mandare in porta i compagni.
Il numero 7 ha raggiunto quota 8 assist, ma ad impressionare sono le statistiche con lui in campo: la Roma segna 2,6 gol a partita quando il classe 1996 6 in campo (1,3 senza di lui) e, quando ha agito da trequartista, sono state sei le vittorie (un solo ko con l’Atalanta) e 2,57 i punti conquistati in media a partita. Un altro dei segreti di Fonseca, che cercherà di lavorare per recuperare anche uno spento Under (soltanto 20 palloni giocati con il Verona e 0 i tiri effettuati), è quello di essere riuscito a ricompattare i giocatori dal punto di vista caratteriale e dell’unità di intenti.
Il tecnico, che avrà sicuramente gradito le parole di Pellegrini sullo spirito di squadra pronunciate dopo la partita con il Verona, è stato elogiato da Kolarov, uno dei leader del gruppo: «Le qualità speciali del mister sono la sua idea di calcio, come interpreta le partite, come spiega il modo di come dobbiamo giocare e soprattutto la sua determinazione. E’ un momento -ha detto il laterale serbo a Sky a margine del Gran Gala del Calcio – positivo per noi, stiamo giocando bene quindi bisogna continuare così. Quando sono arrivato alla Roma ero convinto di poter fare bene e lo sono tutt’ora. Altri quattro anni li faccio tranquillamente».
Intanto oggi alle 11 a Trigoria riprenderanno gli allenamenti in vista del match di venerdì sera con l’Inter. Fonseca si augura di avere di nuovo a disposizione Pastore, fermato da un problema all’anca, e attende l’esito degli esami strumentali a cui si sottoporrà in giornata Kluivert. L’ olandese ha accusato un fastidio muscolare post-contusivo al flessore sinistro con il Verona, un inconveniente fisico definito non grave da Fonseca, che spera di averlo a disposizione già per l’impegno contro Conte.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora