Lo studente preferito del professore non può che restare in classe. Sergio Oliveira ha un futuro garantito nella Roma di Mourinho. Non sarebbe qui se l’allenatore fosse un altro – i due condividono anche il procuratore Jorge Mendes – ed è stato più facile arrivare in giallorosso anche grazie al dirigente suo connazionale, Tiago Pinto, che ha trattato con il Porto un affare a «tappe». Perché quel diritto di riscatto fissato a 13 milioni di euro è molto più di un’opzione.
Si può dire con una discreta sicurezza, salvo incidenti di percorso di varia natura, Sergio Oliveira in estate verrà acquistato a titolo definitivo dalla Roma, pronta a garantirgli anche un aumento di stipendio rispetto a quello attuale, grosso modo la stessa cifra che guadagnava al Porto. Il prossimo 2 giugno compirà 30 anni, l’esperienza più prestigiosa della carriera per Oliveira inizia nel pieno della maturità calcistica, con l’obiettivo di prenotare un posto in nazionale ai Mondiali del Qatar, qualora il Portogallo avrà la meglio negli spareggi superando la Turchia e una tra Italia e Macedonia.
Intanto Mourinho punta forte su di lui, lo ha fatto giocare in ogni partita ufficiale disputata da quando è arrivato a Trigoria, sei presenze, tutte da titolare, con due gol segnati nelle prime due gare da romanista e un paio di sostituzioni per fargli tirare un po’ il fiato. Oliveira incarna quel tipo di mentalità che secondo lo Special One è merce troppo rara nello spogliatoio giallorosso. La voglia di vincere, di giocare il pallone anche nei momenti più delicati, di farsi furbi quando una partita lo richiede. Non è lui il perno centrale della mediana che Mourinho immagina per il futuro, ma una spalla ideale in un reparto a due o una mezzala in caso di schieramento a tre.
In contatto con capitan Pellegrini dalla scorsa estate dopo che si erano incontrati in amichevole (finita in rissa… ), Sergio si sta inserendo piano piano nel gruppo giallorosso, cercando di imporre subito la sua leadership, ma senza esagerare. Vedi il rigore lasciato ad Abraham a Reggio Emilia col Sassuolo. Perché il primo della classe, si sa, rischia di andare sulle scatole ai compagni. Sono proprio Oliveira e Pellegrini le uniche certezze per il centrocampo del futuro. Mkhitaryan deve decidere insieme al club se rinnovare, Veretout e Cristante sono sul mercato, insieme a Diawara e Darboe. Gioca più avanti ma è ugualmente in bilico Zaniolo, che andrà via solo in caso di un’offerta da 50 milioni in su.
Intanto si discuterà a prescindere per il suo rinnovo di contratto, ma ieri il suo agente Vigorelli ha voluto chiarire che «al momento non è in atto nessuna trattativa in tal senso con la società. Nicolò è totalmente concentrato a finire nel miglior modo la stagione». A cominciare da Roma-Verona di domani, che lo vedrà tornare titolare. Per le nuove puntate dell’inevitabile telenovela riguardo al suo futuro, non resta che attendere gli eventi.
FONTE: Il Tempo – A. Austini