Gian Piero Gasperini è il primo a sapere che dalla sua squadra si può ottenere tanto di più. Ciò che è stato fatto non basta e i margini di miglioramento sono enormi. Appena il tecnico ha capito di non poter emulare con la Roma ciò che ha fatto con l’Atalanta, è subito dovuto uscire dalla sua confort zone. Da qui in avanti vedremo una squadra che gioca un calcio più gradevole ma diventare la copia della Dea proprio no. Il tecnico sta cambiando faccia e sta anche ottenendo dei risultati, ma, il percorso è ancora molto lungo.
Ha capito di dover puntare alla solidità difensiva e di reparto, sebbene poi a salvare la porta c’è sempre un estremo difensore incredibile come Svilar. Sarà pure vero che i giallorossi non incassano gol, ma, concedono veramente troppe occasioni e la solidità dovrà diventare strutturale e non casuale.
Inoltre, ha capito che per vincere basta un gol e non cinque a partita. Sta recuperando Pellegrini ma gli mancano le reti degli attaccanti: Dovbyk si è sbloccato solo con il Verona e Soulé ne ha segnati appena due. Altro aspetto che va migliorato è il centrocampo, che per ora non porta gol. Sia Cristante che Koné, infatti, si inseriscono meno a quanto facesse Ederson e lo stesso discorso è applicabile anche agli esterni. Gasp sta lavorando su una Roma diversa.
FONTE: Il Messaggero











