Vai Ghisolfi, ora fai la Roma. Salvo ribaltoni, che con la famiglia Friedkin non sono mai da escludere, l’indirizzo del direttore sportivo è scritto in lingua francese. Che sia stato per la forza del famoso algoritmo, già utilizzato per individuare Tiago Pinto, o che sia stato per un incontro a Cannes di qualche settimana fa, i Friedkin si sono fidati come al solito del proprio istinto.
Florent Ghisolfi dovrebbe spostarsi a Roma per la firma su un contratto triennale e, più o meno contestualmente, per partecipare al cerimoniale del prolungamento di De Rossi, anche quello con scadenza 2027. Le parti hanno preferito aspettare che la stagione finisse, anche per rispetto del Nizza che fino a due sere fa era in lotta per i preliminari di Champions.
Al Nizza però Ghisolfi non ha ancora comunicato nulla. Per questo è opportuno aspettare ancora qualche giorno prima di certificare l’intesa. Chi conosce il dirigente sostiene che sia un tipo molto riservato: in una delle sue rare interviste ha detto che “non ho bisogno della luce, preferisco l’ombra”.
E’ descritto come un uomo piuttosto coraggioso nelle scelte. E’ stato lui a puntare lo scorso anno su Farioli, ora cercato dall’Ajax. Gli piace movimentare il mercato con partenze e arrivi molto numerosi, soprattutto giovani. Curiosamente ha chiuso entrambe le stagioni al Nizza con -33 di saldo passivo tra acquisti e cessioni. Il suo investimento più costoso è stato il centravanti nigeriano Moffi, classe ‘99, che aveva incrociato da collaboratore tecnico al Lorient: lo ha pagato 25 milioni.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida