Il riscatto del numero 9. Artem Dovbyk ha impiegato mesi per riconquistarsi Roma e la Roma, nel senso di piazza e allenatore. Contro il Verona ha trovato il gol – il numero 18 in giallorosso – che cercava da tempo, restituendo fiducia a se stesso e a Gian Piero Gasperini, che lo aveva pungolato, corretto, quasi accantonato. In campo restava l’anonimato, in panchina i rimpianti.
E invece la risposta è arrivata: più intensità, più disponibilità, più voglia di mettersi al servizio dei compagni. Le prime avvisaglie a Nizza, poi il gol di testa contro il Verona come suggello di una rinascita attesa e quasi insperata. Non è stato un caso. Dovbyk ha potuto contare su consigli preziosi, quelli di Edin Dzeko, oggi alla Fiorentina ma ancora riferimento.
Il segnale è forte: quando un attaccante segna, le gerarchie inevitabilmente cambiano. Ferguson, inizialmente favorito, ha dato intensità ma non gol. Dovbyk, invece, ha saputo sbloccarsi e ora prova a capitalizzare il momento. Domani, contro il Lille, nella seconda giornata di Europa League, potrebbe essere di nuovo al centro dell’attacco. Per trasformare una rete liberatoria in un nuovo inizio, dare continuità a un percorso che sembrava interrotto e convincere definitivamente che il destino, questa volta, è davvero cambiato.
FONTE: Il Corriere della Sera











