Negli occhi di tutti, sono rimaste due immagine di Pellegrini: la prestazione «monstre» offerta contro il Basaksehir e il volto insanguinato dopo che un oggetto lanciato dagli spalti, lo colpiva in testa. Non ha fatto alcuna scena madre, scegliendo di non drammatizzare affatto una situazione su cui i calciatori a volte possono anche marciare.
Quando gli si chiede se la squadra del futuro possa essere costruita su due pilastri chiamati Pellegrini e Zaniolo, lui risponde come finora non ne abbiano mai parlato, ma «sarebbe un onore far parte della storia di una squadra del genere». Sincerità senza eccessi. Anche perché all’orizzonte c’è sempre un rinnovo di contratto da celebrare.
La storia è nota: grazie anche alla clausola di rescissione da 30 milioni, sono tanti i club europei al massimo livello che corteggiano Pellegrini. Dalla Juventus all’Inter, dal Tottenham al Manchester United, se decidesse di andare via, il centrocampista avrebbe solo l’imbarazzo della scelta.
Ma la sua idea è quella di restare alla Roma, rinunciando anche alla clausola, a fronte naturalmente del riconoscimento di un ingaggio da «top player» che altri, neppure al suo livello, hanno ottenuto.
FONTE: La Gazzetta dello Sport