Il tempo a Trigoria (per ora) è finito. Ora Mourinho porta tutti a casa sua. Stamattina alle 10, infatti, la Roma parte per il Portogallo per la seconda parte della preparazione, nella testa di Josè quella più importante.
Il gruppo (comitiva di circa 70 persone) volerà con un charter a Faro dove alloggerà in un esclusivo resort sul mare, il Tivoli Carvoeiro. Per adesso non ci saranno i Friedkin che potrebbero comunque arrivare nel corso della settimana. In ogni caso, per Mou questi giorni nel suo paese saranno fondamentali per creare gruppo, lavorare lontani da Trigoria e alzare l’asticella.
La Roma giocherà contro Porto (28 luglio), Siviglia (31) e Betis (7 agosto, in Spagna) ma la società sta provando ad organizzare un altro test il 4 agosto perché l’allenatore vuole che la squadra si alleni soprattutto giocando, tenendo alta l’attenzione per fare una partenza sprint in campionato e Conference.
Anche per questo, per migliorare la qualità del lavoro, possibile un nuovo innesto nello staff tecnico da decidere nelle prossime settimane (si sono valutate alcune situazioni interne), mentre l’attenzione di Pinto sarà soprattutto sul mercato.
E’ sbarcato Matias Vina sistemando la questione fascia sinistra. L’uruguagio arriva dal Palmeiras per 11 milioni più bonus e sarà della spedizione (salvo quarantena). Ora la priorità sarà portare in Portogallo pure Xhaka. Trattativa che si è ribloccata, per riuscirci la Roma dovrà alzare l’offerta di almeno un altro milione perché l’Arsenal non cede. Piace anche Maksimovic del Getafe.
GOLEADA Ieri sera, invece, è andata in scena l’ultima amichevole italiana. Contro gli ungheresi del Debrecen a Frosinone (presenti 2 mila tifosi) la Roma ha vinto 5-2. Avvio lento della squadra di Mourinho che è andata sotto prima di rimontare di carattere con Mayoral e capitan Pellegrini che ha colpito anche un palo.
Nella ripresa è spettacolo con ritorno al gol per Zaniolo (di pallonetto) e doppietta di Dzeko. In mezzo l’errore di Fuzato che ha sostituito in corsa Rui Patricio. Tra i migliori ancora una volta Zalewski.
FONTE: Leggo . F. Balzani