Forse l’ultimo atto lo avrebbe immaginato proprio così. Non c’è ancora l’ufficialità, perché il rispetto della Roma nei confronti di Alberto De Rossi è enorme ed è giusto che si giochi la finale del campionato Primavera senza altri pensieri, ma con ogni probabilità l’allenatore che più di tutti ha impresso il suo nome e il suo stile nel vivaio giallorosso degli ultimi 30 anni, lascerà la panchina per accomodarsi dietro la scrivania.
Il responsabile del settore giovanile, Vergine, sembra orientato ad un cambio di passo e lo stesso De Rossi pare orientato a scegliere la giacca al posto della tuta ma adesso, il pensiero suo e della Roma tutta, è rivolto solo alla finale contro l’Inter di martedì.
Una finale che consentirebbe ai giallorossi di portare a casa il nono scudetto della loro storia: “Il nostro obiettivo – le parole di De Rossi – è arrivare fino in fondo e portare i giovani in prima squadra“. Sono riuscite benissimo entrambe le cose, ultimamente: nella Roma che ha vinto la Conference League ci sono tre prodotti del vivaio di cui due titolari (Pellegrini e Zalewski), due riserve (Bove e Darboe) e un ragazzo arrivato due anni fa (Felix). Da un anno e mezzo, cioè da quando c’è Tiago Pinto, il vivaio è stato ristrutturato nel migliore dei modi grazie anche al team messo su con Vergine, Lo Schiavo e Bruno Conti.
La Primavera di De Rossi ha nel capitano, Tripi, un giocatore che ha debuttato con Fonseca ed è stato seguito molto da Mourinho che ne ha parlato così: “È un ragazzino intelligente che può giocare in tutti i ruoli difensivi e a centrocampo. Non ha esperienza, ma ha un cuore super romanista e ha l’intelligenza per giocare“.
Altro nome sul taccuino è quello dell’italo – australiano Cristian Volpato, numero 10 di De Rossi che, contro il Verona, ha segnato anche un gol in prima squadra. Lo segue Francesco Totti, la sensazione è che il prossimo anno potrebbe vedersi di più tra i grandi.
Altro nome da tenere d’occhio è quello di Davide Mastrantonio, portiere, 18 anni compiuti a gennaio, sembra piaccia molto all’Empoli e al Verona. Altri nomi segnalati spesso dagli osservatori: il terzino destro Missori, il mediano Faticanti (che a tanti ricorda De Rossi, inteso come Daniele) e Dimitrios Keramitsis, anche lui 2004, che Mourinho ha già lanciato contro il Cagliari. Nomi che avranno una possibilità con Mou durante l’estate, ma che poi dovranno essere bravi a rimanere in rosa. Un po’ come è successo a Bove e Zalewski
FONTE: La Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli
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