La prima domanda che dobbiamo porci quando immaginiamo il futuro allenatore della Roma è: chi lo sceglie? I Friedkin, rispondendo con il pilota automatico. Ma l’analisi andrebbe approfondita tra algoritmi, consulenze, imbeccate che i presidenti pagano profumatamente per arrivare alla soluzione più adatta. E’ un tourbillon continuo di informazioni tra le quali è complicato districarsi, perché la condizione principale che Friedkin senior impone agli interlocutori è la riservatezza assoluta.
Allora, nel casting frenetico che condurrà verso il successore di Juric bisognerà probabilmente attendere le battute finali per conoscere la verità: la Roma non sa ancora neanche quando tornerà ad allenarsi, senza 14 giocatori impegnati con le nazionali, e potrebbe farlo agli ordini dell’allenatore della Primavera, Gianluca Falsini. La ripresa Trigoria al momento è fissata per giovedì, ovviamente suscettibile di variazioni. La crisi tecnica sta assumendo sembianze grottesche. (…)
In questi giorni si sentono mille sussurri da parte di chi pensa di aver capito i Friedkin, che ieri sono stati segnalati a Londra. Ma siamo sicuri che chi decide, cioè il padrone, abbia le idee così chiare e definite? Se così fosse, perché il nuovo allenatore non sarebbe ancora stato annunciato? Nei casi precedenti di svolta tecnica, i Friedkin hanno sempre accompagnato in poche ore il comunicato dell’esonero a quello dell’ingaggio.
Stavolta la nebbia è fitta. E così la caccia al nome giusto continua, senza riferimenti precisi, disorientando la tifoseria. Rudi Garcia, che ha avuto contatti con persone che parlavano a nome della Roma, ieri era a Doha per un seminario tra allenatori. Ovviamente sarebbe ben lieto di tornare a Trigoria ma la sua candidatura sembra già tramontata.
Un altro profilo del quale si parla molto è Edin Terzic, tedesco di origini bosniache, attualmente libero dopo aver conquistato la finale di Champions League con il Borussia Dortmund. E’ il cavallo di Ghisolfi, che lo aveva contattato già a settembre, dopo l’esonero di De Rossi. Ma non sembra interessato a salire su un treno in corsa. Per il resto, occhio ai soliti noti: dal sogno Allegri, che fino a ieri non era stato contattato, all’evergreen Mancini, pure mai sentito dai Friedkin.
Ranieri? Perché no, è l’aggiustatore per eccellenza e potrebbe calmare almeno un po’ la piazza. Dal mazzo potrebbe però uscire il classico mister X tra i professionisti occupati, tipo Vincenzo Montella che da ct della Turchia se la passa bene ma alla Roma non potrebbe dire di no, o tra uno dei tanti stranieri oggi senza contratto: la lista è lunga, da Xavi a Ten Hag passando per Potter. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida