A inguaiare i presidenti di Serie A adesso c’è anche il problema del pagamento in pericolo dei diritti-tv. Visto che la stagione si è interrotta ai primi di marzo, non solo in Italia ma in tutta Europa, le tv non hanno alcuna intenzione di pagare per partite che a dispetto del gran prodigarsi di Uefa, Figc e federazioni tutte al 90% non trasmetteranno mai.
Se i presidenti si stanno prodigando per finire la stagione anche al 31 luglio, costi quel che costi, la ragione è una sola: non perdere i soldi delle tv. Si è detto: i club di Serie A sono preoccupati perché Sky e Dazn non vogliono pagare la sesta e ultima tranche del 2019-20, 130 milioni Sky, 21,5 Dazn, in tutto 151,5 milioni. Ma magari le cose stessero così. Il contratto impegna Sky a pagare alla Lega 780 milioni per trasmettere 266 partite e Dazn a pagare 193 milioni per 114 partite.
Ebbene, ad oggi Sky ha trasmesso 180 delle sue 266 partite (-86) e Dazn 76 su 114 (-38); mancano dunque all’appello la bellezza di 124 partite – le 120 dei turni finali più 4 recuperi – per un corrispettivo di 316,5 milioni, più del doppio dei 151,5 di cui si parla. E non solo Sky e Dazn non si sognano di scucirli, ma calcolatrice alla mano pretendono la restituzione dei soldi della penultima rata se un terzo di campionato, com’è probabile, non verrà mai giocato.
FONTE: Il Fatto quotidiano