Il test effettuato sul campo della Cruijff Arena aveva spazzato via praticamente ogni speranza e la risonanza magnetica svolta ieri mattina a Villa Stuart non ha fatto altro che confermare quanto già era chiaro immediatamente dopo l’urlo di dolore lanciato nel contrasto con Van de Beek. Nicolò Zaniolo nel corso della sfida di Nations League tra Olanda e Italia ha riportato la lesione completa del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro: l’intervento era inizialmente previsto per questa mattina, ma il ragazzo, la famiglia e l’agente hanno deciso di prendersi qualche giorno di tempo per riflettere sulla possibilità di cambiare struttura presso cui finire sotto i ferri (la Roma ha assecondato tale scelta).
La soluzione più papabile è quella che porta a Freddie Fu, capo del Dipartimento di Chirurgia Ortopedica dell’Università di Pittsburgh, Pennsylvania, che in passato ha operato Calafiori. Per il classe 1999, arrivato nella clinica in zona Trionfale senza stampelle e senza fasciature alla gamba accompagnato in macchina dalla fidanzata Sara e da un membro dell’agenzia del suo procuratore Vigorelli, si tratta della seconda dura mazzata in appena nove mesi. A gennaio il ventunenne finì sotto i ferri per lo stesso tipo di infortunio, occorso però all’altro ginocchio, quello destro. Il talento della Roma sarà costretto a stare lontano dai campi della Serie A per i classici sei mesi, anche se si potrà fare un’esatta prognosi soltanto una volta che sarà stata effettuata l’operazione.
Zaniolo ha ricevuto l’abbraccio di tutti i compagni dello spogliatoio giallorosso e azzurro, oltre a quello di tantissimi protagonisti del mondo del calcio, ma in particolare ha apprezzato il contatto diretto avuto con la famiglia Friedkin: i nuovi proprietari del club capitolino hanno voluto far sentire la loro vicinanza ad un patrimonio della società, in attesa dell’inizio, previsto per i prossimi giorni, della loro avventura romana.
Intanto la proprietà di Houston ha presentato la lista dei nove candidati proposti per il nuovo Consiglio di Amministrazione che sarà nominato nell’Assemblea degli Azionisti del 29 settembre, data dopo la quale sarà ripresentato alla Consob il prospetto informativo relativo all’aumento di capitale. Dan Friedkin, Ryan Friedkin, Guido Fienga, Marc Watts, Eric Williamson, Analaura Moreira-Dunkel, Bendetta Navarra, Mirella Pellegrini e Ines Gandini sono i nomi indicati che dovrebbero restare in carica fino al 30 giugno 2023. Escono l’avvocato Cambareri dello Studio Tonucci e l’attuale vice-presidente Mauro Baldissoni. E’ stato poi annunciato che il 93,7% dei sottoscrittori degli obbligazionisti ha dato parere positivo sulla proposta di non essere rimborsati immediatamente dei 275 milioni totali previsti dal bond lanciato nel 2019.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora