“Dybala sta male. Probabilmente molto male. Perdiamo un giocatore a partita“. La doccia fredda arriva direttamente da José Mourinho che si presenta davanti alle telecamere con il volto scuro e la consapevolezza di aver perso il suo miglior giocatore per un tempo ancora da definire: “È difficile che torni prima del 2023”. Anche il Mondiale è a rischio perché dipenderà dal tipo di lesione rimediata, ma la – parziale – certezza del portoghese è che con la Roma non giocherà più fino a gennaio.
Una perdita enorme per la squadra che in Dybala aveva l’unico attaccante capace di concretizzare le palle gol. Il terminale offensivo ideale, l’uomo che ha dato respiro all’attacco fino a questo punto della stagione. Fatale è stato il calcio di rigore guadagnato da Abraham, mentre l’Olimpico esultava per il vantaggio lui aveva capito che qualcosa non andava. Si è toccato la coscia sinistra mentre i compagni lo abbracciavano, ha chiesto immediatamente il cambio e si è accomodato in panchina.
Volto scuro, occhi lucidi, una enorme fasciatura sulla coscia a fissare il ghiaccio nella parte anteriore. Parlottava con il preparatore accanto lui, non riusciva nemmeno a distendere la gamba, poi si è tolto la maglia e la pettorina e con un gesto di stizza l’ha lanciata. Nelle prossime ore si sottoporrà a esami strumentali per capire il grado della lesione e il tempo che ci vorrà per recuperare.
Un’assenza che lascia Mourinho senza parole: “Non aveva problemi dopo la partita con il Betis, stava bene. Lui e Pellegrini erano in perfette condizioni. Io non rischio i giocatori in dubbio”, ha assicurato. Il vero spettro, però, è quella fragilità palesata negli ultimi anni nella Juventus che poi ha portato i bianconeri a lasciarselo sfuggire a parametro zero.
FONTE: Il Messaggero