Presente e futuro si incrociano nella notte che vale tutto: la Champions League e la programmazione ruotano attorno al volto grintoso di Gian Piero Gasperini, l’allenatore che può ereditare da Ranieri il ruolo di allenatore della Roma. In questi giorni Dan Friedkin è a Trigoria, dove sta pianificando ogni dettaglio della prossima stagione.
Il nodo principale da sciogliere riguarda naturalmente la panchina. Bene: dai pensieri presidenziali, personali e non indotti, Gasperini non è mai scomparso. Mai, dalla finale di Dublino nella quale l’Atalanta demolì il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso. E’ lui, lo stratega che ha già comunicato alla famiglia Percassi l’intenzione di tentare un nuovo percorso professionale, il candidato forte per la successione che dovrà avviare un nuovo ciclo.
Oltre un mese fa, quando era ospite al Coni per un premio, Gasperini pronunciò parole dolci aprendo pubblicamente all’ipotesi: «Chi non vorrebbe allenare la Roma? La Roma è come la Nazionale, piace a tutti. E’ una grande piazza, con un ambiente passionale. Ma non è questo il momento di parlarne, abbiamo degli obiettivi da raggiungere». L’indomani, il 27 marzo, Ranieri negò ogni accostamento sussurrando in conferenza stampa: «Non sarà Gasperini l’allenatore della Roma».
Ma all’epoca non poteva fare diversamente. Già circolavano le indiscrezioni su un accordo triennale raggiunto, con Atalanta e Roma ancora impegnate sui rispettivi fronti. Non era quello il timing corretto per affrontare l’argomento.
Ora lo sarebbe ancora di meno, a ridosso di uno scontro diretto cruciale. Ma dalla prossima settimana i colloqui riprenderanno: Gasperini è stato contattato durante l’inverno e ha dato ampia disponibilità a trattare. Non ha posto come condizione la partecipazione a una coppa europea, che a gennaio/febbraio per la Roma sembrava impossibile. Questo è un elemento che è piaciuto molto a Friedkin.
Chissà se sarà la volta buona. Gasperini è stato in corsa per la Roma anche nel 2019, l’ultima estate gestita da James Pallotta, ma declinò cortesemente la proposta quando gli venne comunicato che la società non aveva ancora preso una decisione. Si sentì una seconda scelta e quindi rifiutò, tanto più a fronte dell’imminente passaggio di proprietà. In questo caso invece Gasperini è il principale obiettivo.
Può liberarsi dall’Atalanta con un anno d’anticipo sulla scadenza del contratto, dopo aver rinunciato al Napoli nel 2024 per un’esplicita richiesta di Percassi. Se poi l’intesa non dovesse essere raggiunta – possibile – nella lista della coppia Ghisolfi-Ranieri si potrebbe attingere a un altro nome (Fabregas, se non va al Bayer Leverkusen, o un altro).
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida











