Cominciamo dalla fine. Dalla squadra sotto la Sud festante, dallo scambio sciarpe e bandierette tra la Nord romanista e il settore ospiti degli amici friulani, dalla Roma che torna prima in classifica e ci rimane almeno per queste due settimane di sosta. È un Olimpico pieno e felice, quello che accompagna Roma-Udinese di questo novembre che, almeno sotto l’aspetto climatico, non ne vuole sapere di cedere il passo all’inverno che s’avvicina. E, (…), i romanisti non ne vogliono sapere di smettere di sognare, continuano a cantare e ad esultare alle vittorie della banda di Gasperini.
Riavvolgiamo il nastro, però, e ripartiamo dall’inizio o ancora prima. Dalla passeggiata sotto la curva di Nela, Giannini e Rizzitelli (commosso), che domani saranno al Roma Store di Termini per il lancio della collezione “AS Roma Terrace Icons”. I romanisti in Francia sono stati liberati tutti, in attesa del processo, le “pezze” in Sud sono di nuovo dritte e il tifo inizia accompagnando stavolta dal primo all’ultimo minuto la squadra in campo. L’annuncio delle formazioni porta ai primi fischi per Zaniolo. Non sono bastate un paio di interviste a ricucire un rapporto ormai spezzato. Il destino vuole che sia lui a toccare il primo pallone della gara, accompagnato dal costante sottofondo di fischi. Lo stesso suono che aumenta quando il miglior nemico della serata lotta con Hermoso in campo, (…), fino all’uscita dal campo poco prima della fine.
Per il resto, è la solita Roma di Gasperini, che riceve da Ranieri (in tribuna insieme a Massara, poco lontano da Ryan Friedkin) il premio come miglior allenatore del campionato per il mese di ottobre. Una squadra che pressa, gioca, segna e vince. La gara la sblocca Pellegrini, su rigore, a raddoppiare, sotto la Sud, ci pensa Celik. Non sarà il giocatore più popolare, è vero, ma l’urlo dell’Olimpico ieri sera è stato tutto per lui. Al gol del 2-0 esplode il canto del sogno: «In Curva Sud noi staremo ad aspettar…». I 61.684 rispondono all’appello e, tutti insieme, urlano: «Forza Roma, Roma campione». La terza esultanza sfocia dalla parata di Svilar su Zaniolo. E riparte: «Dicono era il mio sogno fin da bambino…». Gasp sigilla il tutto: «Stadio fantastico, fanno bene a sognare». (…)
FONTE: Il Romanista – S. Valdarchi










