In un Ferraris tutto esaurito, colorato di rossoblù ma con un settore intero a tinte giallorosse, la Roma vuole cambiare il suo destino, tra presente e futuro, per ingranare una nuova marcia e mostrare quei passi avanti che i risultati fin qui non troppo positivi hanno mascherato. Un processo di svolta rallentato da acquisti tardivi, l’inevitabile periodo di ambientamento dei nuovi (privi di preparazione prestagionale) e tanti, troppi, infortuni. Ma l’aria del cambiamento è nell’aria, per questo a Trigoria dopo cinque punti in altrettante partite, con una sola vittoria all’attivo dall’inizio del campionato, non si respira un clima negativo ma, anzi, di moderato ottimismo per una svolta che Mourinho si aspetta già dalla gara di questa sera contro il Genoa.
E se Vasco Rossi canta: «Se c’è qualcosa che non ti va, dillo alla luna. Può darsi che porti fortuna», la Roma se ha qualcosa che non va lo dice alla LuPa, quella che nelle ultime partite ha dato il vero segnale di svolta a una squadra che aveva tanto bisogno di qualità in fase realizzativa. La fortuna qui non c’entra (anche perché i 7 legni colpiti non sono proprio un regalo della Dea bendata), bensì la qualità di Romelu Lukaku e Paulo Dybala, la coppia che in questo avvio di stagione ha contribuito a mantenere i nervi saldi al Fulvio Bernardini e a guardare al futuro con ottimismo.
A Torino i due hanno sbloccato la partita, poi terminata in parità per un errore difensivo su calcio piazzato, Dybala facendo partire l’azione, Lukaku concludendola con un colpo da biliardo in mezzo all’area di rigore. Il feeling tra i due aumenta di partita in partita, il campo del Ferraris di certo può aiutarli tra vecchi precedenti e nuovi traguardi da raggiungere. La Joya, ad esempio, staserà centrerà le trecento presenze in Serie A: un lungo cammino tra Palermo, Juventus e Roma. Cifra tonda che Paulo vuole festeggiare con un gol al Genoa, la seconda squadra più colpita in carriera (alla pari della Lazio), dietro solamente all’Udinese.
Ne ha segnati sei (con due assist) invece Lukaku ai liguri, ma in solamente quattro partite: alla presenza numero 101 in campionato, Big Rom vuole continuare il suo momento positivo dopo le tre reti consecutive in giallorosso e le prestazioni da vero trascinatore della squadra. Un inizio devastante, come le sue performance in campo, Romelu vuole di più dalla Roma e anche stasera è pronto a guidarla insieme alla Joya.
È ciò che si aspetta Mou che sotto la Lanterna vuole vedere altri passi avanti, ma soprattutto una vittoria che in trasferta manca da troppo tempo. Addirittura dall’8 aprile di un anno fa, Torino-Roma 0-1, poi un filotto di sei gare senza trovare il successo in campionato. Mou a sette non è mai arrivato e non vuole certo siglare stasera un record in negativo, ma l’obiettivo è soprattutto invertire il trend negativo in trasferta della Roma che nelle ultime 18 partite tra Serie A ed Europa League ha vinto solamente 3 gare.
Numeri che vanno analizzati, quindi tenendo in considerazione le tante assenze tra infortuni e squalifiche che hanno compromesso l’ultima parte della passata stagione e l’inizio dell’attuale. Mou si affida alla sua squadra, ma soprattutto alla LuPa per conquistare la vittoria, la numero 1700 nella storia del club, e punti importanti per risalire la classifica. E José arriverebbe a trecento punti in Serie A, come le presenze di Dybala: altra cifra tonda per vincere e festeggiare.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi
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