«La mia vita è tutta un derby». Parole di Claudio Ranieri, risalenti a 13 anni fa: era il gennaio 2012 e l’allenatore romano, all’epoca sulla panchina dell’Inter, si apprestava ad affrontare il Milan nel derby di Milano, dopo aver già vissuto da tecnico quelli di Torino e Roma. «Il derby, sotto certi aspetti, è la partita più facile da preparare – proseguiva nell’intervista a corriere.it – perché è talmente vissuto dalla città e dalle tifoserie che un allenatore deve semplicemente controllare le emozioni: calmare l’ambiente se c’è troppa euforia, tirarlo su quando è depresso».
Di euforia, in casa giallorossa, ce n’è ben poca, come del resto è giusto che sia. Perciò a Sor Claudio spetta il compito di tirare su il morale a una squadra reduce da una prima parte di stagione a dir poco disastrosa sotto ogni punto di vista. Lui, che a Roma ha vinto quattro derby su quattro, è chiamato a ripetersi anche in un momento di estrema difficoltà, con la squadra che non può permettersi nuovi scivoloni dopo i segnali confortanti dell’ultimo periodo. Il 6 dicembre 2009, al primo derby romano della sua carriera, decise Cassetti (1-0); nella gara di ritorno, vittoria in rimonta (2-1) con rigore parato da Julio Sergio a Floccari e vetta della classifica; quindi un 2-0 firmato Borriello e Vucinic e un 2-1 negli ottavi di Coppa Italia il 19 gennaio 2011.
Questo il suo score nelle stracittadine contro i biancocelesti, a cui vanno aggiunti i tre successi e un pareggio nei quattro derby della Mole quando era alla Juve, l’1-0 firmato Milito in quell’Inter-Milan del gennaio 2012 e lo 0-1 in Genoa-Samp del 14 dicembre 2019. Con quest’ultimo successo, Ranieri è entrato nella storia della Serie A, diventando il primo e unico tecnico ad aver vinto almeno una volta tutti i principali quattro derby italiani. E fino al 2019 era persino imbattuto, ma di recente – proprio durante la sua militanza blucerchiata – è stato sconfitto due volte dal Genoa. Lo score in Italia è comunque di tutto rispetto, con 9 vittorie, 3 pareggi e 2 ko.
Ma nella carriera di Claudio Ranieri non ci sono stati soltanto i derby italiani: durante la sua quadriennale militanza al Chelsea ha avuto modo di sfidare i tanti altri club londinesi. E se con il Tottenham ha fatto registrare un bilancio ampiamente positivo (11 precedenti, con 8 vittorie, 2 pari e una sconfitta), l’Arsenal si è rivelato una vera e propria bestia nera (soltanto una vittoria nei 14 incroci, con 8 ko e 5 pari). La breve parentesi al Fulham è stato da dimenticare sotto ogni punto di vista, e le stracittadine non hanno fatto eccezione (4 sconfitte in altrettante gare). In Spagna, con l’Atletico Madrid, Ranieri ha invece battuto il Real 3-1, mentre con il modesto Rayo Vallecano si è dovuto accontentare di 3 pareggi e una sconfitta.
Quello in programma domenica allo Stadio Olimpico sarà il sessantacinquesimo derby della sua carriera da allenatore nei massimi campionati: nei 64 precedenti Sor Claudio ha raccolto 27 vittorie, 17 pareggi e 20 sconfitte. Ma quello contro la Lazio non può non avere un sapore speciale per lui, romano e romanista che non è ancora riuscito a battere Marco Baroni. O meglio, lo ha fatto da calciatore, nella stagione 1982-83, in Serie B, quando lui giocava nel Catania e il collega nel Monza: le due sfide terminarono 2-0 per i siciliani e 0-0.
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FONTE: Il Romanista – L. Latini