La storia di Luciano, svelata da Il Messaggero nei giorni scorsi, ha fatto breccia nel cuore dei tifosi della Roma ed in pochi giorni si è propagata velocemente in città. La sua vicenda ha dell’incredibile: l’uomo nel 2019 è stato investito a Via delle Fornaci e il giorno dopo si è risvegliato in ospedale pensando di essere nel 1980.
Luciano ha perso 39 anni di vita e di vicende legate al mondo giallorosso. Non ricorda i due scudetti vinti, le Coppe Italia e non sa chi sia Francesco Totti. Appena il club giallorosso lo ha saputo ha deciso così di invitarlo allo stadio Olimpico per il match contro la Dinamo Kiev. Per lui è stato un onore ed era molto felice di essere ospite della sua squadra del cuore.
Negli ultimi anni ha provato a rimettere insieme il puzzle della sua vita, ma senza successo. Assistito dai medici, ha cercato di ritrovare qualche scintilla di memoria, parenti e amici hanno tirato fuori dai cassetti tutte le foto dei momenti passati insieme nella speranza di ravvivare qualche ricordo, ma niente.
Ivan Juric, invece, non dimenticherà la sua prima vittoria europea in carriera: “Ci sono stati momenti in cui la squadra mi è piaciuta molto, altri meno. Manca ancora un po’ di sicurezza ma abbiamo meritato e gestito bene il finale”. L’ambiente è stato ancora una volta ostico: sono arrivati fischi sia a fine primo tempo sia dopo il triplice fischio.
“Io ho visto tante cose positive. Abbiamo dominato. Eravamo stati ottimi nell’aggressione anche contro Monza e Inter. Dobbiamo fare meglio nel momento in cui recuperiamo palla e diventare più pericolosi”. La scelta che ha fatto più rumore è stata quella di lasciare fuori Mats Hummels. Non gioca una gara ufficiale da oltre 4 mesi.
L’allenatore ha spiegato che “è un grandissimo professionista e avrà le sue occasioni ma al momento Ndicka è in vantaggio. La difesa sta facendo bene. Se ancora non ha giocato la colpa è la mia, non la sua”.
È tornato dal 1′ Le Fée. Mancava dalla gara contro l’Empoli giocata il 25 agosto: “Mi piace tanto, può fare molto meglio. Ha fatto la sua prima partita dopo l’infortunio. È un ragazzo intelligente e sensibile, sono molto fiducioso per il futuro. Ha sbagliato qualche passaggio ma farà meglio dalle prossime”.
Sulla trequarti vicino a Baldanzi non hanno giocato né Dybala né Soulé (fuori per febbre così come Mancini) ma Pisilli. Niccolò ha fatto un’altra grande partita e si è preso i complimenti di Juric: “È un talento incredibile, a volte corre troppo e perde la posizione giusta. Mi piace allenarlo ed è umile”.
FONTE: Il Messaggero – D. Aloisi