La Roma in campionato non riesce ancora a vedere la luce, anche se i fischi si sono trasformati in timidi applausi. Contro l’Atalanta ieri è arrivata la quarta sconfitta di fila, anche se al termine di una partita giocata alla pari contro quella che è di fatto una delle squadre più in forma d’Europa, ora al secondo posto dietro al Napoli nella corsa scudetto. A punire i giallorossi ancora un ex: dopo Lukaku, ecco Zaniolo fischiatissimo e cercato a fine partita da più di un ex compagno di squadra. Ruggini vecchie, ma anche nuovi dissapori vista l’esultanza smodata.
Peccato perché si era iniziato nel segno di Bove, e non poteva essere altrimenti. Prima gli striscioni della curva poi la maglietta con scritto “Forza Edo” indossata nel riscaldamento da tutta la squadra. Il centrocampista, simbolo dell’ultima Roma di Mourinho, è sempre amatissimo. Così come lo è Ranieri osannato prima, durante e dopo il match dal suo Olimpico.
Nel primo tempo le due squadre hanno provato a stuzzicarsi. Nella ripresa è la Roma ad avere subito la situazione giusta: bacio di Dybala per Dovbyk che si addormenta a un passo dalla rete. Un errore clamoroso che la Roma pagherà. Al 69′, infatti, De Roon con un tiro da fuori trova la deviazione di schiena di Celik che mette il finale in salita.
L’occasione del pareggio ci sarebbe ma stavolta è Mancini a graziare Carnesecchi quasi a botta sicura. A chiudere i giochi ci ha pensato così l’ex meno amato: corner di Cuadrado e testa di Zaniolo corso senza maglietta ad urlare tutta la sua gioia. Ora la Roma si ritrova a due punti dal terz’ultimo posto anche se il calendario di dicembre permette un po’ di moderato ottimismo.
«Sono soddisfatto della prestazione contro una squadra da scudetto – le parole di Ranieri – . Finché abbiamo avuto la forza abbiamo controbattuto colpo su colpo. Abbiamo giocato giovedì, siamo tornati venerdì alle 5 di mattina. Non è una scusa, ma la verità. Abbiamo perso per due autogol».
FONTE: Leggo – F. Balzani