«Basta scuse o alibi, qui manca mentalità». Ivan Juric torna a ruggire. Anzi lo fa per per la prima volta da quando siede sulla panchina della Roma. Il tecnico croato cambia registro e dalla carota è passato rapidamente al bastone come era accaduto ai suoi predecessori Mourinho e De Rossi. Stasera (ore 18.45, diretta Sky) la Roma si gioca tanto in Europa contro la Dinamo Kiev dopo il pareggio col Bilbao e la sconfitta con l’Elfsborg.
«Questi giocatori hanno un’occasione unica. In una situazione di totale merda possono risalire, ma devono avere una cattiveria diversa. Ti capita poche volte di essere contestato per varie ragioni e poter ribaltare la situazione. Questi giocatori devono diventare bestie».
Un messaggio chiaro in un momento delicato in cui Juric si gioca già la panchina. «A me non manca niente. La situazione è perfetta – aggiunge il tecnico -. Potrei attaccarmi alle scuse ma è da deboli. Noi dobbiamo arrivare alla partite e mangiarli. Tra me e De Rossi abbiamo vinto solo due partite nelle ultime 17, vuol dire che la mentalità non è da Roma, ma nemmeno di una squadra di livello inferiore».
Ad ogni domanda Juric rincara la dose: «Il gol di Monza non l’ho mai preso in vita mia. Non mi va bene questo andazzo. Se gioco in quel modo a Monza o con l’Elfsborg devo vincere, con l’Inter devo pareggiare. Se giochiamo con sacrificio e idee devo ottenere punti. Non mi interessa che abbiamo giocato bene e abbiamo perso, vuol dire che mentalmente non siamo pronti». Contro la Dinamo turn over inevitabile: “Non ho deciso ancora chi gioca, Baldanzi di sicuro. Un po’ di cambi ci saranno. Penso sia giusto con 7 partite in 21 giorni».
FONTE: Leggo – F. Balzani