A sua immagine e somiglianza. José Mourinho ha molti motivi per tornare soddisfatto da Israele, dove la Roma ha battuto per 1-0 il Tottenham in un’amichevole che ha avuto tutte le caratteristiche della partita vera, compresi i fallacci di Romero e l’uscita nel finale di Pellegrini con l’arcata sopraccigliare spaccata, come capita di solito ai pugili. E’ calcio estivo, ma si vede già la mano del tecnico portoghese che non solo fa esordire Dybala “in chiaro”, ma schiera quello che a Roma chiamano già “Il Quadrato magico”: la Joya, Abraham, Zaniolo e Pellegrini (più arretrato) tutti insieme.
L’esperimento riesce e nel primo tempo la Roma gioca davvero una buona gara, trovando gol su azione di calcio d’angolo. Sinistro chirurgo di Dybala dalla bandierina per Ibanez, che finisce nella porta di Lloris. Non è facile mettere sotto fisicamente una squadra di Premier League, ma questa Roma di giganti risponde colpo su colpo. Dybala esce dopo un’ora che fa ben sperare: oltre all’assist dalla bandierina sfiora anche il gol dopo nemmeno un minuto su azione decisiva di Zalewski, uno dei migliori, uscito però nella ripresa per un infortunio da verificare meglio al ritorno a Roma. Molto bene la fase difensiva, sia con Dybala che con l’ingresso di Matic. Tenere la porta inviolata contro un avversario forte e più avanti con la preparazione è forse l’aspetto più importante.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri