Pomeriggio di allerta per la Roma. La giornata non è favorevole, ma non c’entra il maltempo che si è preso l’Italia dalla scorsa settimana. Basta guardare il programma di questo 11° turno di campionato: l’impegno più complicato, nell’alta classifica, è per i giallorossi che affrontano (ore 18) la Fiorentina, ancora imbattuta al Franchi (4 successi e 1 pari). La tappa è fondamentale per non perdere di vista la zona Champions, adesso lontana 3 punti, e quindi per non far scappare il Milan e la Lazio, domani in campo rispettivamente alla Dacia Arena contro l’Udinese e all’Olimpico contro la Spal. Il 4° posto è l’obiettivo minimo di Di Francesco che, attualmente scivolato all’8°, deve riprendere quota: il raccolto misero e deludente, 15 punti in 10 partite, lo costringe a rincorrere Gattuso e Inzaghi. Pure Pioli, stessi punti del collega, è in frenata: solo 2 pareggi nelle ultime 3 gare. Il momento viola rende ancora più delicato il match.
NUOVO RIFINITORE – La Fiorentina, comunque, va avanti con il 4-3-3. In casa, di solito, è efficace, con Chiesa trascinatore. La Roma, invece, lo ha riprovato nella ripresa contro il Napoli. Ma ha sbandato. Meglio non insistere. Il turnover è, invece, scontato e non solo per il forfait di De Rossi che, tra l’altro, potrebbe saltare pure le sfide contro il Cska Mosca e la Sampdoria. Dopo il pari del San Paolo, saranno 3 le novità: in difesa Florenzi per Santon (da preservare per la Champions) e Fazio per Manolas (partito, comunque, per Firenze), con la conferma di Jesus per non rischiare il greco che ha appena smaltito l’affaticamento muscolare, e a centrocampo Zaniolo che è in ballottaggio con Cristante per sostituire il capitano. Di sicuro, però, cambierà il trequartista. Che non sarà più Lorenzo Pellegrini: Di Francesco, volendo puntare ancora sul 4-2-3-1, lo ritiene il più adatto a giocare in tandem con Nzonzi.
PANCHINA DA SFRUTTARE – Dietro a Dzeko la sorpresa può, insomma, essere Zaniolo che in mattinata si augura di sorpassare Cristante e partire dall’inizio per la prima volta in serie A dopo il debutto in Champions contro il Real al Bernabeu. In ogni caso sarà la quattordicesima formazione diversa in 14 gare stagionali. La lista degli assenti rimane lunga, con Luca Pellegrini e De Rossi che si sono aggiunti a Karsdorp e Perotti, anche se nella lista dei 21 convocati per questo viaggio in Toscana riappare almeno Pastore, recuperato insieme con Kluivert. Sono i ricambi da usare, durante il match, per far rifiatare qualche interprete del tridente titolare. La full immersion delle ultime settimane rischia di sfiancare Under, Dzeko ed El Shaarawy che giocheranno il 5° match consecutivo tra campionato e Champions (sono addirittura 7 per il turco e il bosniaco, contando i 2 con le rispettive nazionali a metà ottobre). Di Francesco avrebbe voluto far riposare Under, pensando alla trasferta di Mosca. Nella rifinitura ha provato Schick che però sulla fascia destra, come spesso è accaduto in passato, non lo ha convinto. Più probabile vederlo in corsa.
OPZIONE DI SCORTA – Ma non c’è solo il 4-2-3-1. Nell’addestramento della vigilia ecco pure il 3-4-3 con Manolas che si è aggiunto, da 3° centrale difensivo, a Fazio e Jesus. Sulle fasce Florenzi e Kolarov, allineati a Pellegrini e Nzonzi e utili per l’eventuale linea a 5. Davanti il tridente, senza più il trequartista. In sintesi: Manolas dentro, Zaniolo fuori. Non subito, però.