Il sesto posto della Roma rischia di scoperchiare un vaso di Pandora. Preparazione atletica insufficiente, allenamenti blandi e un gioco prevedibile sono solo alcuni dei capi d’imputazione che la società sta analizzando per decidere sul futuro di Paulo Fonseca.
Una delle lacune del portoghese, infatti, è la sua incapacità nel ruotare i giocatori: Diawara e Perez, ad esempio, di certo non sono due titolari, ma avrebbero potuto aiutare a far rifiatare Mkhitaryan e Pellegrini, che da sei gare sta giocando con un fastidio muscolare. L’eccessivo sfruttamento dell’armeno, invece, ha portato a una lesione al polpaccio che lo terrà in infermeria per almeno un mese.
La cartina di tornasole è rappresentata dai punti che non arrivano in campionato. La Roma ne ha persi 8 dopo le partite di Europa League disputate dai sedicesimi in poi: 2 contro il Benevento, tre con il Milan e 3 con il Parma. Un ruolino di marcia che sta facendo preoccupare anche Tiago Pinto.
Capitolo a parte sono gli allenamenti: troppo brevi secondo qualche giocatore, bisognerebbe aumentare durata e intensità per avere prestazioni ad alto livello e con continuità sia in campionato che in coppa. Ultimo capitolo è la prevedibilità del gioco: nelle ultime cinque partite di Serie A contro Benevento, Milan, Fiorentina, Genoa e Parma, la Roma ha raccolto 7 punti su 15 a disposizione anche a causa della tattica scontata che gli allenatori avversari hanno imparato ad arginare.
FONTE: Il Messaggero