Ottantuno giorni dopo Tirana la Roma scende di nuovo in campo con in formazione due soli giocatori diversi (Dybala e Matic al posto di Mkhitaryan e Veretout), evidentemente di classe, carisma e proprietà tecniche tali da spingere la maggior parte dei commentatori a considerare la squadra giallorossa tra le principali candidate alla vittoria dello scudetto del campionato cominciato ieri. Non la pensa così José Mourinho e ieri lo ha detto a chiare note, rendendo questo il tema principale della sua conferenza stampa, ottanta giorni dopo quella interrotta dai festeggiamenti dei suoi giocatori al termine della sfida vinta col Feyenoord.
Non può bastare, il senso del suo discorso, una campagna acquisti nella quale sono stati spesi appena 7 milioni per colmare un gap di oltre venti punti con le prime due della classifica. Ma i tifosi della Roma fanno meno calcoli finanziari e più tecnici e sperano quindi che il miracolo possa avvenire e anche stasera saranno nel massimo numero possibile sulle tribune dell’Arechi (calcio d’inizio ore 20,45, polverizzati in pochi minuti i 2000 biglietti messi in vendita martedì, telecronaca in esclusiva su Dazn). A ognuno il suo: al tecnico, smaliziato abbastanza da non voler caricare di inutili pressioni i suoi giocatori, il compito di abbassare le aspettative, ai tifosi quello di non spegnere l’entusiasmo dilagante.
Primo ostacolo la Salernitana che si ritrova davanti ai suoi tifosi dopo la stranissima serata incubo della sconfitta con l’Udinese lo scorso 22 maggio, finita poi col trionfo di una salvezza che per novanta minuti era sembrata sfumare proprio sul più bello. Di quella storia si è raccontato abbastanza e un interessante documentario di Dazn – con al centro l’ex direttore sportivo Sabatini – ha recentemente rinverdito il ricordo. Rispetto alla squadra del miracolo, Nicola si ritrova con un Ederson in meno e qualche giocatore in più, anche se stasera probabilmente si vedranno solo Botheim (vecchia conoscenza della Roma, arriva dal Bodø…), Pirola e Candreva, arrivato a Salerno l’altro giorno.
Certo è che quando qualche anno fa la Roma affrontava la Juventus i timori intorno al possibile duello tra Fazio e Dybala riempivano ogni vigilia, adesso il confronto lascia un certo conforto psicologico. Paulo sarà in attacco accanto a Zaniolo, alle spalle di Abraham e con Pellegrini retrocesso in mediana accanto a Matic. Uno schieramento piuttosto squilibrato in avanti e chissà se è anche lo squillo di una novità tattica su cui evidentemente Mourinho ha lavorato da quando ha capito che l’argentino non sarebbe arrivato a sostituire Zaniolo ma ad integrare l’attacco.
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FONTE: Il Romanista – D. Lo Monaco