“Dan e Ryan Friedkin hanno dimostrato totale dedizione nel voler finalizzare questo accordo e nel guidare il Club positivamente. Sono certo che saranno dei grandi futuri proprietari per l’AS Roma”. Sono queste le ultime parole pubbliche di James Pallotta da presidente della Roma. Il patron giallorosso questa notte ha firmato il contratto preliminare per la cessione del club a Dan Friedkin: l’operazione verrà conclusa entro il 17 o il 31 agosto, poi il magnate texano (di origine californiana) potrà finalmente prendere in mano la guida del club e cominciare la rivoluzione a Trigoria.
La prime tappe per riportare la Roma ad alti livelli saranno legato al mondo della finanza. Friedkin sborserà 591 milioni di euro per l’acquisizione dell’intera partecipazione detenuta da AS Roma SPV (l’azionista di maggioranza, quindi Pallotta) nel Club pari all’86,6% del capitale sociale del Club, di cui una partecipazione diretta del 3,3% del capitale sociale del Club e di una partecipazione indiretta dell’83,3% detenuta da AS Roma SPV attraverso la sua controllata NEEP Roma Holding S.p.A. (“NEEP”), per un prezzo di acquisto pari a Euro 0,1165 per azione.
In questi 591 milioni di euro sono inclusi i trecento milioni che serviranno per coprire il debito contratto dal club e i circa novanta milioni che serviranno per la ricapitalizzare i conti della società: un’iniezione di denaro che coprirà quindi il passivo ed eviterà ulteriori problemi al nuovo proprietario che dovrà dunque darsi subito da fare per trovare nuovi introiti per aumentare il fatturato della Roma.
La ricerca di nuovi sponsor sarà fondamentale per ridurre i debiti, evitare la cessione di giocatori importanti e non dover per forza nei prossimi anni dipendere dalle famose plusvalenze. I tecnici di Friedkin sono già al lavoro per trovare nuovi partner e garantire così nuove entrate nelle casse giallorosse. Ma non solo, l’ufficio commerciale della Roma – in continuo contatto con il gruppo Friedkin – è alla ricerca anche di un nuovo sponsor tecnico per la prossima stagione dopo l’addio annunciato poche settimane fa alla Nike. Una risoluzione consensuale dell’accordo dovuta probabilmente anche al cambio di proprietà.
Nel prospetto informativo dell’accordo siglato tra le parti nel 2014 si legge infatti: “Nike ha diritto di terminare il contratto in caso di cambio di controllo del club o della persona o entità che direttamente o indirettamente lo controlla, di fusione o di altro trasferimento che coinvolga o riguardi il club o tutti i beni del club ad una persona o entità che non ne avevano il controllo alla data di stipula del contratto”.
La Roma è alla ricerca di un nuovo sponsor tecnico: Adidas, New Balance e Puma sono i marchi più seguiti, ma non sono esclusi colpi di scena. Perché l’importante in questo momento per la Roma non è il valore del marchio, quanto il valore dell’offerta che verrà recapitata al club giallorosso, per evitare lo stesso errore già fatto con la Nike che sborsava “soltanto” 4 milioni all’anno per vestire Dzeko e compagni.
Ovviamente per attirare nuovi sponsor e investitori servono anche giocatori di livello e conosciuti nel mondo. Proprio per questo motivo la prima mossa di Friedkin sarà blindare quei giocatori che per età e qualità potranno rappresentare il brand Roma nel panorama calcistico (e non solo) internazionale. Nicolò Zaniolo e Lorenzo Pellegrini resteranno alla Roma, e il club si assicurerà presto anche di rinnovargli il contratto per renderli vere e proprie star della Roma, dentro e fuori dal campo.
Ma chi è il personaggio che più richiama l’attenzione degli investitori e che anche a distanza di due anni dal suo addio viene (e verrà sempre) associato alla Roma? Francesco Totti. Questo può essere il primo vero grande acquisto di Dan Friedkin nei suoi primi mesi di presidenza. L’ex capitano giallorosso non ha mai nascosto di voler tornare a Trigoria con una nuova proprietà: l’arrivo di Friedkin uomo di cinema e spettacolo può sicuramente riaprire il discorso. Totti che rientrerebbe nella dirigenza con un ruolo ufficiale ma allo stesso tempo rappresenterebbe la Roma in tutto il mondo. Insomma, Totti uomo immagine ma anche dirigente operativo all’interno del club, quello che gli mancava con Pallotta e che lo ha spinto a lasciare la Roma.
Naturalmente nei prossimi mesi non ci saranno immediati stravolgimenti nell’organigramma societario della Roma. Dan e Ryan (che diventerà la figura di riferimento nella capitale) si insedieranno con calma, senza rivoluzionare immediatamente i ruoli all’interno di Trigoria. Fienga resterà un uomo della società, probabilmente manterrà la carica di CEO, ma avrà meno poteri rispetto ad ora. De Sanctis lascerà la Roma al termine della stagione per tentare la prima avventura da dirigente lontano da Trigoria, mentre molte figure amministrative che lavorano negli uffici a viale Tolstoj cambieranno per l’arrivo degli uomini di fiducia del presidente.
E Baldini? Lui è il vero punto interrogativo. Potrebbe restare fino al termine del calciomercato, per poi seguire Pallotta in una nuova avventura. Anche perché il consulente viene pagato direttamente dal bostoniano e non figura nell’organigramma societario del club. Pallotta vuole rimanere nel mondo del calcio ed è interessato al Newcastle: anche per questa nuova possibile avventura potrebbe affidarsi al suo uomo di fiducia.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi