Cinque milioni di euro. A tanto ammonta la richiesta di risarcimento presentata dalla Roma all’ex capo della comunicazione Luca Pietrafesa, licenziato lo scorso febbraio. Secondo gli avvocati del club giallorosso, l’ex dipendente sarebbe stato l’orchestratore di “diversi atti volti a danneggiare il club”. Tali iniziative, sempre secondo la ricostruzione dei legali al lavoro per i Friedkin, avrebbero coinvolto nella cospirazione altri dipendenti di Trigoria. Pietrafesa, è l’accusa, avrebbe messo in atto diverse condotte gravi, tra cui l’occultamento di informazioni alla dirigenza relative, tra l’altro, a vicende intime.
La Roma sostiene che le iniziative dell’ex portavoce sarebbero state finalizzate a perseguire gli interessi personali dello stesso e a screditare la reputazione e la stabilità del Friedkin Group. Da Pietrafesa, contattato, nessun commento “perché la citazione in giudizio è stata volutamente resa nota alla stampa prima ancora che fosse notificata al diretto interessato”, che non ha ricevuto alcuna notifica, come il suo legale. Insomma, dopo i 6 licenziamenti tra gennaio e febbraio e i 5 dipendenti messi in ferie forzate (anche a rischio di cause di lavoro) continua la battaglia del club. Da una parte per risolvere vecchie pendenze, dall’altra per abbattere i costi del personale.
A Trigoria è infatti partita una drastica spending review: circa 100 dipendenti con il contratto in scadenza tra una settimana non conoscono ancora quale sarà il loro futuro lavorativo. Altri 80 sono stati trasferiti dagli uffici di viale Tolstoj negli spazi del quartier generale di Trigoria. I comparti marketing, retail, venue, business analytics, It e amministrazione hanno spostato le loro scrivanie nel centro sportivo.
FONTE: La Repubblica