I petrodollari per rilanciare la Roma che oggi parla americano. Le voci si rincorrono da giorni, settimane: si mormora di una trattativa avviata – ma non ancora definita e smentita dalla società dopo la pubblicazione di questo pezzo – tra gli arabi e i Friedkin per la cessione della società. E ogni giorno i rumors si fanno più insistenti.
Da giorni, settimane, si susseguono voci su una trattativa avviata ma non ancora definita tra gli arabi e i Friedkin per la cessione del club. I rumors crescono di intensità ogni giorno. Martedì scorso, il capo dell’area legale dei giallorossi si trovava a Riyad, capitale dell’Arabia Saudita, forse per lo sponsor Riyadh Season stampata sulle maglie della squadra? O c’è dell’altro?
Due nomi circolano con insistenza: il fondo Pif (Public Investment Fund), la cassaforte del regno Saudita con un patrimonio di quasi 800 miliardi di dollari, e sua Eccellenza Turki Alalshikh, presidente della General Entertainment Authority dell’Arabia Saudita. Secondo quanto appreso da Repubblica, i Friedkin avrebbero gradito una partnership araba. Rimanendo, però, al timone della società. Ma chi si è spinto a bussare alla porta di Dan e Ryan ha altri piani: l’obiettivo è mettere le mani sul 100% delle azioni.
La scorsa estate, una cordata mediorientale offrì una cifra al di sotto del miliardo di euro, respinta dai Friedkin. Ora si parla di una nuova offerta: 900 milioni immediati e altri 300 come clausola, da attivare con l’approvazione del progetto definitivo del nuovo stadio a Pietralata da parte del Campidoglio.
FONTE: La Repubblica – G. Scarpa