Un minuto e dieci secondi. Paulo Dybala, eccolo nel bel mezzo della sfida con l’HJK Halsinki: è il tempo della fantasia. Che non è mai tardi per poterla cogliere, ammirare, anche se fa il suo ingresso solo a inizio ripresa, con la festa che non decollava. I grandi hanno bisogno di riposare, non di assentarsi a lungo, per il bene di tutti.
Mou lo esclude, poi lo chiama. E la risposta è immediata. Un minuto e dieci secondi, nemmeno è caldo. Stappa una partita che si era messa di traverso, piena di ingorghi, con la Roma che sbatteva contro un muro.
Con lui dentro, tutti sembrano più belli, perché nei piedi ha i colori e sa come usarli, senza troppi scarabocchi: Zaniolo, che era partito con la testa bassa, ritrova le giocate da signore e il sorriso (assist per il raddoppio), stesso vale per Pellegrini, che segna subito il secondo gol (dopo aver servito lo stesso Paulo per il vantaggio) e chiude praticamente il match, regalando alla Roma la voglia e la possibilità di riappropriarsi del girone, che per ora vede in testa il Betis a 6 e la Roma a 3 con il Ludogorets.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni