Trauma passato. La Roma di Mourinho ferma la corsa inarrestabile del Napoli in una gara tesa e in bilico fino al triplice fischio. Più che una minestrina dopo il ko clamoroso di Bodo anche perché le occasioni più nitide le hanno avute proprio i giallorossi che hanno sprecato sotto porta con Abraham, Mancini e Pellegrini. Un pareggio giusto contro la capolista che ha dominato il campo solo nel primo quarto d’ora della ripresa. Il resto è stato un colpo su colpo senza vincitore. Tensione dicevamo, in campo come dimostrano le espulsioni dei due allenatori. E sugli spalti visti i cori offensivi (e quelli pro-Totti) verso Spalletti che a sua volta ha risposto alzando la mano polemicamente verso la Sud. La fine ufficiale di un amore.
E’ appena iniziato, invece, quello per Mourinho che ha deciso di spedire punitivamente in tribuna Kumbulla, Villar, Diawara e Mayoral. In campo la Roma A ha dimostrato di stare compatta col tecnico. E di crescere a livello tattico soprattutto in fase difensiva. Quando si fa una cazzata grossa come la nostra col Bodo è difficile reagire – ammette Mou-. Per me è stata una grande partita, di alto livello a livello di concentrazione e tensione. E’ stata dura per tutti, il pareggio è giusto anche se non torno a casa felice per il risultato. I giocatori esclusi? La nostra squadra ora ha 14 calciatori ma gli altri non hanno una croce addosso, conto di recuperarli anche se è dura perdonarli.
Anche Spalletti la pensa come lo Special One: La Roma ha giocato una grande partita, ci siamo equivalsi. Gli insulti? Ognuno può farsi le idee che vuole, prima o poi si farà chiarezza. Conservo ricordi bellissimi. Infine il nuovo attacco di Mou al prato dell’Olimpico: L’hanno pitturato di verde, ma sotto c’è il sale.
FONTE: Leggo – F. Balzani