Dan Friedkin ha vinto un solo trofeo, la Conference League nel 2022, non ha mai avuto il piacere di assistere da presidente a partite della Roma in Champions League, nella scorsa tormentata stagione ci sono stati momenti in cui è stato anche contestato. Ma gli appassionati della Magica gli riconosceranno sempre il merito di avere riportato la Roma nel solco della tradizione.
Ieri notte migliaia di tifosi si sono dati appuntamento a piazza Navona per festeggiare l’anniversario del club, per spingersi poi in via del Vicario dove era la prima sede della società. La data di nascita è stata riportata all’ufficialità del 22 luglio 1927, quando furono firmati gli atti costitutivi della squadra di calcio che porta il nome della città.
Negli anni grigi della gestione Pallotta ci fu un tentativo spasmodico e incomprensibile di tagliare i ponti con il passato. A volte anche senza andare troppo per il sottile. Così fu spostata indietro di un mese e mezzo la data di fondazione, facendo riferimento a qualche partita amichevole che era stata giocata precedentemente. Non solo. Con un atto d’imperio fu mandato in soffitta lo storico stemma con l’acronimo Asr sotto la Lupa.
Meglio una più accattivante (dal punto di vista del marketing) scritta Roma per vendere qualche maglietta in più in Asia e dintorni. I Friedkin sono venuti incontro alla richiesta dei tifosi di ritornare a rispettare la storia. Un atto di attenzione molto apprezzato. Quindi oggi si celebra il 98° anniversario della AsRoma e il logo tradizionale tornerà sulle maglie dalla prossima stagione. Già comparirà da quest’anno sulla terza maglia, così come è tornato fiero sulle divise giallorosse il lupetto stilizzato di Gratton. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo











