In questo campionato nove scontri diretti, nessuna vittoria, tre pareggi (Juve, Milan e Inter) e sei sconfitte. Un cammino mediocre che è stato per un po’ coperto dalla continuità di rendimento contro le piccole, anche questo smarrito con il pareggio a Benevento e la sconfitta a Parma.
La Roma di Paulo Fonseca non è stata capace di battere una grande né quando era al completo né quando è dovuta rincorrere alle seconde linee, né quando ha provato a fare la partita né quando ha atteso l’avversario. In mancanza di spiegazioni tecnico/tattiche, Fonseca si è rifugiato nella più classica delle “non risposte”, cioè il problema dell’atteggiamento e dell’approccio alle partite.
Già in passato le parole di Fonseca non avevano riempito di gioia i calciatori giallorossi. E lo stesso è successo domenica sera, dopo la sconfitta contro il Napoli. Lorenzo Pellegrini, da capitano, nel dopo-gara si è presentato ai microfoni di Roma Tv.
Non ha attacco Fonseca ma si è sentito in dovere di difendere anche i compagni: “Non mi sento di dire che da parte mia e dei miei compagni non ci sia stato l’atteggiamento giusto, analizzando il primo tempo ci siamo abbassati troppo e loro hanno avuto modo di dimostrare le qualità. Nel secondo siamo entrati in maniera diversa e abbiamo fatto un pochino meglio. Dal mio punto di vista abbiamo preparato una partita non pressando alta ma la cosa in cui dobbiamo migliorare è che essere leggermente bassi non vuol dire essere passivi. Era una partita da vincere, ma purtroppo non è andata così. Non perché non ci sia stata ambizione ma perché è successo. Sicuramente abbiamo tanto da migliorare“.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri