Feyenoord-Roma punto per punto: la sintesi è chiarezza. Primo punto: la Roma ha giocato meglio e più degli olandesi, che nel secondo tempo mi sono sembrati in qualche modo sorpresi, se non addirittura intimiditi. Solo nei minuti finali hanno tentato qualcosa di serio. Pensavo peggio.
Secondo: il passaggio del turno è ampiamente conquistabile all’Olimpico, ma la squadra deve mantenere la stessa temperatura di Rotterdam.
Terzo: il vantaggio del Feyenoord è figlio dell’ennesima distrazione difensiva del duo Llorente–Spinazzola. Anche Karsdorp ha concesso troppo spazio agli avversari in almeno quattro occasioni. Il rientro di Smalling, se in condizioni accettabili, e quello di N’Dicka possono garantire più solidità e personalità.
Quarto: rispetto alla partita con l’Inter Dybala è stato molto più presente, efficace e soprattutto libero e centrale nel gioco: la sua qualità è necessaria. Anche Lukaku ha dato il meglio di sé, segnando e facendosi trovare. Paredes di nuovo tra i migliori.
Quinto: Zalewski riportato in una delle posizioni occupate spesso in Primavera non mi è piaciuto. Tempo fa Gigi Di Biagio mi raccontò di averlo visto molto bene come centrocampista nelle giovanili: il lato debole resta quello difensivo. (…)
Sesto e ultimo, per ora: Pellegrini, Spinazzola, in campo per mezz’ora, e Karsdorp hanno una tempra e una voglia diverse rispetto a un mese fa (ci può stare). Quest’ultimo ha però limiti evidenti e un solo vantaggio: (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – I. Zazzaroni