E sono dodici. Una dozzina di goleador. In dieci partite ufficiali. Per 21 gol totali, 16 in campionato, 5 tutti insieme in Champions League, una media superiore ai due ogni novanta minuti che certifica come, almeno dal punto di vista offensivo, la situazione possa indurre a un certo ottimismo. Ma soprattutto, la sporca dozzina che fin qui ha visto almeno una volta il suo nome nel tabellino dei marcatori, sta lì a dimostrare che la squadra comincia afunzionare.
Nzonzi dice dodici L’uomo che ha centrato la dozzina è stato Steven Nzonzi, sfruttando, come Fazio aveva fatto nel derby, un preciso calcio di punizione partito dal piede destro di Lorenzo Pellegrini. Un avvitamento in aria a precedere pure il capoccione di Dzeko e palla in rete per dare alla Roma quello che meritava nel primo tempo. È stata la prima rete del francese in Italia e adesso è uno di quei giocatori, non tanti, che possono vantarsi di aver segnato in Premier, Liga e in Serie A. Ma la cosa ha entusiasmato il giusto Nzonzi che ieri sera, per la prima volta nel dopo partita, si è presentato davanti ai microfoni: «È chiaro che mi fa piacere aver realizzato il primo gol con la maglia della Roma, ma la cosa che mi fa molto più piacere sono i tre punti ottenuti della squadra. Una vittoria importante, la quarta consecutiva, ne siamo tutti felici. Io sto sempre meglio, non sono ancora al top, avevo solo bisogno di ambientarmi in un nuovo campionato e con compagni diversi. Mi piace il nostro gioco, noi centrocampisti abbiamo spesso il pallone tra i piedi, la squadra è organizzata e come possiamo andiamo in verticale. Sono felice di giocare al fianco di De Rossi, lui mi parla molto in campo, lo fa in inglese e mi fa capire molte cose».
Undici più uno (…)
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