L’alleato che non ti aspetti: Daniele De Rossi. Il tecnico cheha rivitalizzato la Roma, raccogliendo l’eredità pesante di Mourinho, diventa custode delle speranze della Juve scivolata a -4 dalla vetta, Sabato alle 18 affronterà infatti la capolista Inter all’Olimpico, inseguendo il quarto successo di fila che avrebbe una doppia valenza: rintrufolarsi, almeno per una notte, in zona Champions – l’Atalanta quarta, un gradino su, scenderà in campo domenica – e riaprire, fermando la fuga di Inzaghi, un campionato che rischia di nonavere più storia. (…)
L’impronta di De Rossi è nitida nonostante sia al lavoro soltanto dal 16 gennaio. S’è travestito da psicologo cementando le crepe d’uno spogliatoio spaccato, favorito da quel sentirsi ancora calciatore che spesso, cambiando carriera, è limite e lui ha trasformato in valore aggiunto. Ha lavorato molto sulle palle inattive, premiato da più gol sbocciati da piazzati. E intervenuto attivamente sul mercato, contattando anche personalmente direttori sportivi e agenti. . (…)
Gli altri rapporti con Juve e Inter, la cui volata scudetto lo elegge arbitro almeno per un weekend, sono legati proprio alla Nazionale: da Bastoni a Locatelli, da Acerbi a Chiesa, il ricordo dell’Europeo. I nerazzurri decisi a interrompere la serie, i bianconeri speranzosi che continui. E lui e non ci bada e guarda solo alla Roma, alla Champions da conquistare e a una conferma da inseguire.
FONTE: La Stampa